Anziana truffata con il falso incidente a Trieste: rubati ori e contanti per 90 mila euro

La vittima è una signora di 90 anni, originaria di Roma ma residente in centro: al telefono le hanno fatto credere che la figlia fosse nei guai. Indagini dell’Arma

Maria Elena Pattaro
Una panoramica sulle Rive e il centro di Trieste (foto archivio Lasorte)
Una panoramica sulle Rive e il centro di Trieste (foto archivio Lasorte)

Ha consegnato tutti i risparmi che aveva in casa e gli ori di famiglia, convinta così salvare la figlia da guai giudiziari dopo un incidente stradale. Salvo poi rendersi conto che era l’ennesima messinscena architettata da malviventi spregiudicati. L’ennesima truffa ai danni di anziani è fruttata ai responsabili un “tesoretto” da 90 mila euro.

La vittima è una signora di 90 anni, originaria di Roma ma residente in centro a Trieste. La trappola è scattata venerdì, seguendo un copione già visto centinaia di altre volte, eppure ancora capace di far presa perché colpisce le vittime nella sfera emotiva.

La malcapitata è stata raggiunta al telefono da uno dei truffatori che ha simulato una situazione di emergenza. «Sua figlia ha avuto un incidente, le servono tanti soldi per l’assistenza legale»: è questa, in sostanza, la richiesta avanzata dai malviventi.

Poi sono seguite indicazioni precise su quello che l’ignara vittima avrebbe dovuto fare. E cioè raggranellare tutti i contanti e i gioielli che aveva in casa perché nel giro di pochi minuti sarebbe passato un incaricato a ritirarli. Mettere fretta alla persona scelta come bersaglio fa parte della strategia, anzi è un tassello fondamentale per la buona riuscita del piano. Non bisogna lasciarle tempo per pensare, né per verificare i fatti altrimenti il castello di menzogne si disintegrerebbe in pochi minuti.

Purtroppo anche stavolta la tecnica del falso incidente ha funzionato. Quando il complice del telefonista si è presentato a casa dell’anziana, lei gli ha affidato tutto quello che aveva: soldi e gioielli, convinta di mettere al riparo la figlia da chissà quali millantati guai giudiziari.

Invece era tutto falso, ma la diretta interessata se n’è resa conto troppo tardi, quando ormai l’“esattore” era lontano. A quel punto alla signora non è rimasto altro che denunciare la truffa: si è rivolta ai carabinieri di via Hermet, nella speranza che i responsabili vengano identificati e la refurtiva restituita.

I militari dell’Arma ora indagano sul caso, l’ennesimo in città. Il fenomeno delle truffe ai danni di anziani ha ormai raggiunto dimensioni preoccupanti, da vera e propria piaga.

Riproduzione riservata © Il Piccolo