Anziane senza ascensore, sempre “recluse”

Sono ancora “prigioniere” all’undicesimo piano le signore anziane che risiedono nel grattacielo al civico 10 di via Battisti. Ben 312 scalini dividono queste persone dal resto della città. Dal 3 gennaio la situazione non è stata risolta.
I due ascensori che ogni giorno permettevano loro di uscire di casa sono ancora fuori uso. Subiscono disagi anche gli impiegati dello studio di ingegneria: «Nessuna novità», riferisce Stefano Longhi della Sgm Consulting che ha sede nello sfortunato edificio di proprietà dell’Inps. «La situazione persiste. Date certe e soluzioni precise sono ancora un miraggio».
Alle anziane residenti che hanno superato la soglia degli 80 anni e hanno problemi di tachicardia chi di vista, è stata offerta la possibilità di trasferirsi in un residence. Ma senza una data certa, nessuno si muove. Per una persona di una certa età fare i bagagli e trasferirsi a tempo indeterminato in una camera non è semplice. La bizzarra storia ha inizio nel 2008 quando l’Azienda Sanitaria a seguito di un’ispezione mette fuori uso uno dei due ascensori dell’edificio perché non sono più ammessi due elementi sistemati in un unico vano come accade invece in via Battisti 10.
Nel verbale di ispezione poi si legge che nei due di marca Wertheim è «evidenziata debolezza allo sfondamento dei portali riportanti le porte ai piani». E ancora: «va sostituito sistema di inceppamento che in questo caso ha scarsa progressività: con una velocità di 1.2 metri al secondo una persona all’interno della cabina inceppata potrebbe farsi male».
Da allora da parte dell’Inps non è stato fatto nulla, le prescrizioni dell’Azienda Sanitaria non sono state eseguite. E i condomini hanno continuato ad usare “allegramente” l’unico ascensore rimasto. Il 3 gennaio scorso l’amara sorpresa. La ditta che fa la manutenzione all’impianto, Marta Ascensori, ha dovuto eseguire l’ordine di bloccare le porte dei “marchingegni”. Per motivi di sicurezza l’impianto è da allora definitivamente fuori uso. «Noi abbiamo fatto il possibile per aiutare quelle persone, – assicura Roberto Bastico, amministratore di Marta Ascensori – abbiamo cercato di ripristinare temporaneamente il funzionamento del vecchio impianto ma l’ingegnere predisposto a rilasciare il nullaosta non ha concesso l’autorizzazione. Aspettiamo anche noi notizie dall’Inps». E intanto le vecchiette rimangono prigioniere all’undicesimo piano. Le istituzioni dovrebbero adoperarsi per sbloccare una situazione diventata insostenibile. E’ passato quasi un mese e mezzo da quando è stato sollevato il problema.
Laura Tonero
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