Anziano in bici muore travolto da un Tir

Sante Dean, ex insegnante 75enne di San Giorgio, è stato investito sulla regionale “14” nella frazione di Chiarisacco
Di Francesca Artico

SAN GIORGIO DI NOGARO. Un insegnante in pensione di 75 anni, Sante Dean, è morto dopo essere stato investito, ieri mattina, da un mezzo pesante adibito al trasporto delle bramme, mentre con la sua bicicletta transitava sulla strada regionale 14. Erano circa le 9.30 quando l’uomo, ex docente di materie umanistiche alla scuola media di San Giorgio di Nogaro, si stava recando in bici, dalla frazione di Chiarisacco dove risiedeva in via Paluduz con la moglie, in centro.

Un mezzo pesante, senza carico, della ditta Mattiuzzo Edy di Concordia, stava arrivando dalla provinciale 80 per immettersi sulla regionale 14, in direzione di Trieste, quando all’altezza dello “stop” avrebbe urtato la bici su cui viaggiava il 75enne.

La dinamica, non ancora chiarita, è al vaglio dei carabinieri della stazione di San Giorgio di Nogaro. Nell’impatto l’uomo è caduto rovinosamente a terra, battendo la testa e riportando quindi un forte trauma.

Tempestivamente soccorso - in quel momento passava una pattuglia della Polizia ferroviaria che ha dato l’allarme - è stato prima stabilizzato dagli operatori sanitari del 118 e poi, considerata la gravità delle sue condizioni, trasferito in elicottero all’ospedale di Udine.

Dopo gli accertamenti al pronto soccorso, l’uomo è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Tuttavia, dopo poche ore, ha cessato di vivere.

A causa dell’incidente, sulla trafficatissima regionale 14, si sono formate lunghe code di auto e mezzi pesanti, sia in direzione di Trieste che verso Latisana, come pure lungo la provinciale 80.

Soltanto grazie all’intervento della Polizia municipale è stato possibile ripristinare la circolazione, con senso di marcia alternato. Sul luogo dell’incidente sono giunti anche una pattuglia del Nucleo radiomobile di Latisana, oltre ai vigili del fuoco di Cervignano.

Intanto divampa la polemica a Chiarisacco. Gli abitanti dicono “basta”, per l’ennesima volta, al traffico dei mezzi pesanti adibiti al trasporto di bramme. Da anni i residenti della frazione stanno portando avanti una battaglia contro questa situazione «pericolosa e invivibile»: hanno fatto petizioni, inviato lettere alle istituzioni locali, provinciali e regionali, si sono costituiti in comitato, ma finora la situazione è rimasta immutata.

La strada regionale 14 “spacca” in due la frazione di Chiarisacco. ed è talmente stretta che in alcuni punti non esistono marciapiedi. Ciononostante su di essa transitano colonne di mezzi pesanti, con le bramme, diretti ai laminatoi della Zona industriale dell’Ausa Corno.

Nella zona del tragico incidente, proprio in questi giorni Fvg Strade ha dato avvio al cantiere per realizzare la rotatoria tra la provinciale 80 e la regionale 14, intervento questo che garantirà sicurezza alla viabilità ma che per i residenti della frazione sangiorgina è ancora insufficiente.

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