Anziano scomparso, ricerche a tappeto in tutto il Fvg

Potrebbero riaprirsi le ricerche di Enzo Fogagnolo, l’uomo di 79 anni originario di Rovigo, che dall’alba di lunedì 11 agosto manca dalla casa di riposo “Sereni Orizzonti” di Aiello dove era ricoverato dopo l’aggravarsi del morbo di Alzheimer che lo aveva colpito. Sebbene dopo tre giorni intensi, con il dispiego di vigili del fuoco, unità cinofile, elicottero e Protezione civile, con il coordinamento dei Carabinieri, le ricerche ufficiali siano state sospese per mancanza di indizi da seguire, le ricerche ufficiose da parte della famiglia, in prima linea la figlia Manuela e il genero Fabio Millevoi, non si sono mai fermate. I familiari hanno tappezzato la zona di volantini, indirizzandosi soprattutto nei supermercati e nei punti di passaggio, lanciando l’appello a chiunque possa averlo visto. L’appello si è diffuso pure in rete grazie a Twitter e Facebook, anche il Rotary club del Triveneto ha diffuso la notizia lanciando l’appello tra gli associati.
Ora la famiglia sta proseguendo autonomamente lanciando l’appello a chiunque abbia visto l’anziano ma anche perlustrando, per quanto possibile, la campagna. «Un amico di famiglia ha voluto percorrere la strada che attraverso i campi da Aiello porta a Campolongo al Torre - ha raccontato ieri il genero -. Una strada invasa dai rovi dove ha trovato un fazzoletto appartenente a mio suocero, ora stiamo verificando la possibilità di riprendere le ricerche in quella zona in modo mirato. La ricerca di una persona in movimento, come lunedì e martedì scorsi, è molto difficile. La vegetazione è rigogliosa e con piante infestanti che formano vere e proprie gallerie».
Era stata anche ventilata l’ipotesi che l’uomo possa essere salito in automobile beneficiando del passaggio di qualcuno, tuttavia non ci sono state segnalazioni sul suo avvistamento se non un falso allarme nella zona di Palmanova. Se l’aspetto più operativo nelle ricerche è spettato alla Protezione civile, ai vigili del fuoco e alle unità cinofile, i carabinieri, oltre a coordinare le operazioni, si sono dedicati alla parte investigativa della scomparsa allertando le stazioni ferroviarie e cercando di comprendere la dinamica dell’accaduto e la possibile destinazione dell’uomo, visto che in un primo momento si era ipotizzato che l’anziano si stesse dirigendo in Veneto al suo paese d’origine.
Alla Protezione civile di tutto il distretto Destra Torre si sono aggiunti i colleghi specializzati nelle varie discipline provenienti da altri distretti.
(ge.ma.)
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