Aperta al pubblico la cappella di Cavana dopo la benedizione

Ha aperto al pubblico la cappella “Madre della Riconciliazione” di Cavana (via San Rocco 5), fresca di restauro dopo sei anni di cantiere, concluso dall’architetto Eugenio Meli all’interno di quella che fu la chiesa dei Santi Sebastiano e Rocco.
Ieri mattina il vescovo Giampaolo Crepaldi ha tenuto una messa in forma privata, alla presenza di monsignor Pier Emilio Salvadè e del sacerdote Josef Haddad, rispettivamente rettore della cappella e aiuto, e di una decina di collaboratori e dell’organista della Cappella civica Riccardo Cossi. Crepaldi ha benedetto l’altare in legno. L’inaugurazione dello spazio sacro era prevista il 25 marzo, ma a causa delle restrizioni anti-Covid l’evento è stato posticipato a data da destinarsi. Ubicata al primo piano dell’edificio di origine medioevale, la cappella accoglie i dipinti dell’artista russo Oleg Supereco, classe 1974, e un quadro con l’effige della Madonna Addolorata, a cui il vescovo Antonio Santin si rivolse in preghiera il 30 aprile del 1945 affinché la città non fosse distrutta durante la Seconda guerra mondiale.
La cappella sarà accessibile per le visite e la preghiera, nel rispetto delle normative sanitarie vigenti, nei giorni feriali dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19 e sabato e festivi dalle 10 alle 19. Non sono ammesse visite negli orari delle Sante messe, che si terranno alle 11 nei giorni feriali, alle 18 nei prefestivi e alle 10 nei festivi. Per organizzare visite di gruppi o per eventuali celebrazioni, contattare preventivamente il numero 040-2472561. —
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