Appello a Mattarella per salvare “soffitta Michelstaedter”

Giù le mani dalla "soffitta Michelstaedter". Sono già molte le persone che hanno aderito alla raccolta di firme lanciata in rete con questo slogan da Chiara Pradella, ricercatrice e studiosa del filosofo goriziano. Attivissima sui social Chiara ha pubblicata la lettera che sarà inviata al presidente Mattarella, al ministro per i beni culturali Franceschini e al premier Renzi. Questo l'indirizzo da cliccare per dare la propria adesione : https://www.change.org/p/sergio-mattarella-franceschini-dario-matteo-renzi-giu-le-mani-dalla-soffitta-michelstaedter?recruiter=485239242&utm_source=share_petition&utm_medium=copylink. Per spiegare a che punto sono i suoi sforzi nel coinvolgere la città nel recupero della soffitta di casa Paternolli di piazza della Vittoria, messa in vendita dalla società proprietaria, la giovane sarà oggi ospite della trasmissione "Incontriamoci a …" in onda su Telepordenone - canale 15 - alle 21.30, con replica domani alle 10.30. Nel talkshow, ideato e condotto da Daniele Damele per la regia di Omar Costantini, verrà fatto il punto su quali sono stati i riscontri fino ad oggi ottenuti. «Tante persone mi hanno contattato dopo aver letto l'articolo uscito su questa testata. Tutti mi ringraziano per aver fatto emergere la questione e si dimostrano contrari a interventi che cancellino un luogo tanto ricco di simboli e storia». Attorno alla proposta di trasformare l'edificio in centro culturale e luogo di incontro, si è creata una sinergia di intenti ampia. La Biblioteca statale isontina, l'associazione Amici di Israele la Fondazione Carigo, il Comune, assieme a diversi altri enti e amministratori, hanno dimostrato interesse per il progetto della studiosa. «Ho avuto modo di incontare gli assessori provinciale Portelli, comunale Ceretta e il consigliere regionale Ziberna, annuncia Chiara Pradella. Il loro interesse e sostegno mi hanno fatto capire ancora di più che non è solo un sogno. Con l'aiuto di tutti in città e con un piano concreto d'interventi condiviso, anche dall'attuale proprietà, ce la possiamo fare a recuperare le risorse necessarie. Tutti possiamo concorrere alla salvezza di questo bene storico e culturale, dove Carlo ha fatto nascere l'opera la "La persuasione e la rettorica" e sono sbocciate le riflessioni esistenziali e intellettuali condivise con gli amici Nino Paternolli ed Enrico Mreule. Questo non è un immobile come tanti, è un simbolo delle radici della città». A breve verrà convocato un incontro ristretto al quale parteciperanno tutti coloro che hanno fin qui dimostrato interesse.