Appello per salvare le nutrie di Rio Ospo

La Lav chiede al Comune di pulire i tubi sottostradali per evitare gli investimenti sulla Provinciale 14
20041023 - ROMA- CRO- STORIE DEL TEVERE: ALVARO, PIFFERAIO MAGICO DELLE NUTRIE-- Una nutria nuota nel tevere. FARNETI /ANSA /JI
20041023 - ROMA- CRO- STORIE DEL TEVERE: ALVARO, PIFFERAIO MAGICO DELLE NUTRIE-- Una nutria nuota nel tevere. FARNETI /ANSA /JI

MUGGIA. Stop agli investimenti mortali delle nutrie muggesane. La richiesta ufficiale è stata avanzata dalla sede territoriale triestina della Lav in una nota inviata all’indirizzo del sindaco di Muggia Nerio Nesladek. Sotto accusa è la strada provinciale 14, che nella zona del Rio Ospo ha registrato nel dicembre scorso quattro nutrie investite. Stesso numero anche a novembre e gennaio.

A conti fatti, quindi, (almeno) dodici esemplari hanno perso la vita a causa delle vetture transitanti sulla strada. Evidenziando in un dettagliato documento come la nutria sia stata «spesso accusata di provocare gravi danni all’agricoltura, quando in realtà è provato che questi sono marginali perché la specie non pascola mai lontano dall’acqua e non si addentra mai per molti metri nei coltivi» e stigmatizzando come «le tane scavate negli argini possono creare dissesti solo qualora sia stata rimossa la vegetazione arborea e arbustiva ripariale», dato che «le radici di alberi e cespugli che crescono sulle rive di canali e corpi acquatici disturbano lo scavo del roditore, che predilige le sponde spoglie», la Lav triestina ha ricordato che «con l’approvazione definitiva dell’articolo 7 del collegato ambientale alla Legge di stabilità, la gestione delle popolazioni di nutrie ritorna nell’alveo dall’articolo 19 della Legge nazionale sulla tutela della fauna selvatica, che impone piani di controllo che utilizzino prioritariamente metodi incruenti».

La Lav Trieste, tenendo presente anche le nuove tecnologie di contenimento della popolazione di nutrie progettate dall’ingegneria naturalistica, ha deciso di rivolgersi all’amministrazione comunale e al sindaco Nesladek, «responsabile di tutti gli animali del territorio», per chiedere la pulizia dei tubi di cemento atti alla defluizione, «posti sotto la Statale Provinciale, nelle zone analizzate, per poter agevolare il passaggio sottostradale agli esemplari dell’esigua colonia di nutrie del Rio Ospo, proteggendone al contempo gli argini».

In seguito a un sopralluogo della strada provinciale, è emersa infatti la presenza di alcuni tubi di cemento atti alla defluizione, posti nella zona sottostante la strada, che potrebbero permettere alle nutrie di avere dei sottopassaggi dedicati che colleghino le varie zone paludose e acquatiche. «Tali passaggi sembrano però ostruiti da ramaglie e rifiuti umani, per cui alla scarsa popolazione delle nutrie del Rio Ospo non rimane altro che tentare di attraversare la strada provinciale 14 in superficie, per lo più di notte, perdendo la vita» ricorda la Lav.

Essendo l’arteria stradale di pertinenza della Provincia, l’assessore alla Viabilità Vittorio Zollia ha in realtà fatto notare come i canali non siano pertinenze della Strada provinciale 14 ma riguardino invece il sistema di drenaggio delle proprietà confinanti (ex saline) per cui la pulizia va richiesta ai proprietari. Per ora dunque la questione nutrie rimane aperta.

(r.t.)

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