Archiviato il pericolo amianto con la bonifica

Il timore più grande, relativamente all’incendio di via Ceriani, riguardava il ritrovamento di amianto. Invece, già a metà febbraio, la situazione si era rivelata meno complicata del previsto in quanto l’analisi effettuata dalla ditta Tamburini, incaricata della bonifica nel complesso, aveva rilevato una presenza pressoché azzerata di fibre. Dato confermato anche dagli esiti restituiti sui prelievi svolti da Arpa ed esaminati dall’Università di Padova. La nocività del minerale può accrescere se viene bruciato. Il fuoco modifica le sue strutture microcristalline. Ma nel caso specifico ciò non era avvenuto: il controsoffitto con l’amianto era crollato per lo choc termico, non per le fiamme. La superficie era zuppa d’acqua.

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