Archivio del Ccm gli esperti visitano le due sedi candidate

RONCHI
Sta per arrivare a conclusione la lunga e complessa ricerca di un archivio da parte del Consorzio culturale del Monfalconese. Dopo il bando dell’ultima manifestazione di interesse, riservata agli enti soci, sono due le strutture in lizza per ospitare parte del patrimonio librario, documentale e fotografico del Ccm. Sono il piano terra dell’ex albergo impiegati di Monfalcone e il magazzino, che ha sede a Ronchi, del Consorzio di bonifica della Pianura isontina. La scelta spetta all’assemblea dei soci ma per avere un quadro più dettagliato è stato richiesto dal Ccm il parere della Soprintendenza e dell’Erpac.
Tecnici di questi due enti visiteranno domani alle 10 l’ex albergo impiegati e alle 11 il magazzino di Ronchi.
Una volta espresso il parere tecnico toccherà all’assemblea decidere e chiudere una volta per tutte un iter cominciato con la messa a disposizione nel dicembre 2019 da parte della Regione di un contributo di un milione e 400 mila lire. L’offerta da parte del Comune di Monfalcone del piano terra dell’ex albergo impiegati era stata avanzata dopo che la prima manifestazione di interesse era approdata a un nulla di fatto. Il Comune di Monfalcone è il socio forte del Ccm corrispondendo circa 120 mila euro all’anno. Lo stesso sindaco Cisint ai primi di gennaio con un’apposita delibera di indirizzo della giunta aveva inteso imprimere un’accelerazione alle procedure del Ccm, impegnato in progetti culturali su vari fronti. Non si svela alcun segreto se si considera che una eventuale “bocciatura” dell’ex albergo impiegati aprirebbe un problema politico di non poco conto rendendo la situazione del Ccm ancora più delicata. Parola comunque agli esperti nella speranza che la questione dell’archivio si chiude in breve tempo. Anche perché sta per scadere il contratto di affitto con la proprietà della struttura che attualmente ospita il patrimonio del Ccm. Il Consorzio culturale del Monfalcone ha inoltre necessità di disporre di spazi libera nella sede centrale di villa Vicentini Miniussi a Ronchi la cui fruizione pubblica è destinata a un radicale cambiamento. —
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