Arciuli e Rebaudengo scoprono l’America

TRIESTE. Giunge a conclusione domani il Festival Pianistico “Giovani interpreti & grandi Maestri” 2013, promosso dall’Associazione Chamber Music di Trieste per la direzione artistica di Fedra Florit. Alle 20.30, al Ridotto del Tatro Verdi, di scena due pianisti fra i più noti e apprezzati del panorama internazionale, Emanuele Arciuli e Andrea Rebaudengo, impegnati in un programma accattivante focalizzato su “L’America!?”, con pagine musicali di John Adams (Allelujah Junction), Leonard Bernstein (Symphonic Dances da “West Side Story”), George Gershwin (Cuban Ouverture), Frederic Rzewski (Winnsboro Cotton Mill Blues) e Nicola Campogrande con la Suite da “Danze del Riso e dell'Oblio” in prima esecuzione italiana. Il compositore sarà presente in sala.
Emanuele Arciuli si è imposto come una delle voci più originali e interessanti della nuova scena concertistica. Suona regolarmente per alcune delle istituzioni musicali di maggior prestigio (Teatro alla Scala, Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, Biennale di Venezia, Berliner Festwochen, Miller Theater di New York, Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, Teatro San Carlo di Napoli, Milano Musica, Unione Musicale, ecc.). Collabora con direttori d’orchestra quali Petr Altrichter, Marc Andreae, Yoel Levi, James MacMillan, Anton Nanut, Kazushi Ono, Zoltan Pesko, Stefan Reck, Arturo Tamayo, Mario Venzago. Il suo repertorio spazia da Bach alla musica d’oggi, di cui - con speciale riferimento agli Stati Uniti - è considerato uno degli interpreti più convinti. Numerose le opere a lui dedicate e da lui eseguite in prima assoluta. Ha suscitato grande interesse il ciclo delle “Round Midnight Variations”, espressamente scritte per lui nel 2001 da sedici fra i maggiori autori statunitensi, tra cui Crumb, Babbitt, Rzewski, Daugherty, Bolcom. Ha inciso numerosi CD per Innova Records, Chandos, Bridge, Vai e Stradivarius. L'album dedicato a George Crumb, inciso per Bridge, ha ricevuto la nomination per i Grammy Awards mentre un cd Stradivarius, contenente musiche di Adams e Rzewski, è stato votato dalla critica come miglior disco italiano del 2006. Mario Bortolotto gli ha dedicato una delle dieci monografie sugli interpreti italiani di oggi, su RaiRadioTre.
Andrea Rebaudengo, musicista dall’attività poliedrica, affianca alla carriera solistica un’intensa collaborazione con la cantante Cristina Zavalloni, l’ensemble “Sentieri Selvaggi” diretto da Carlo Boccadoro e numerosi gruppi da camera. Ha suonato per le più importanti istituzioni concertistiche italiane. Si è esibito in Russia, Stati Uniti, Turchia, Germania, Spagna, Inghilterra, Belgio, Polonia, Portogallo, Svizzera, Irlanda, Serbia, Uzbekistan ed Emirati Arabi e quale solista con numerose orchestre, tra cui l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestra Sinfonica di Zwickau, l’Orchestra Filarmonica di Torino e l’Orchestra Sinfonica “G.Verdi” di Milano. Con Cristina Zavalloni si è esibito anche alla Carnegie Hall di New York, con Klaidi Sahatci e Sandro Laffranchini ha fondato l’Altus Trio, che ha debuttato nel 2010 al Teatro alla Scala di Milano. Insegna al Conservatorio di Castelfranco Veneto e al master di musica contemporanea di “Sentieri selvaggi” all’Accademia del Suono di Milano.
I biglietti sono acquistabili solo prima del concerto, in caso di assenza dei soci, in quanto non vi sono più posti disponibili. Info: Associazione Chamber Music, tel. 040.3480598, sito Internet www.acmtrioditrieste.it
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo