Armi e ceramiche sui relitti di Meleda

Domani159 a Venezia i risultati delle campagne di scavi subacquei italo-croati sull’isola della Dalmazia

TRIESTE. Sono due autentici tesori i relitti recentemente scoperti sui fondali dell’isola di Meleda (Mljet), splendida isola della Dalmazia Meridionale, situata vicino alla penisola di Sabbioncello (Pelješac), un piccolo paradiso ricoperto di boschi e sede di un parco naturale. Qui sono stati scoperti ed esplorati uno dei pochissimi relitti bizantini dell’ XI secolo d.C. nel Mediterrano, con tutto il suo carico di anfore, tra i 20 e i 33 metri di profondità, e una nave veneziana della fine del XVI secolo. Quest'ultimo relitto, che si trova tra i 35 e i 40 metri di profondità non lontano dallo scoglio di San Paolo, è stato datato, grazie al recupero della campana di bordo, tra il 1567 e il ventennio successivo, e contiene otto pezzi di artiglieria e un carico di pregiata ceramica di Iznik, nell'attuale Turchia: brocche e piatti perlopiù integri.

Le scoperte sono il risultato di una pluriennale missione congiunta italo-croata che vede coinvolti il Dipartimento di Scienze dell’Antichità e del Vicino Oriente dell’Università Ca' Foscari di Venezia, con l’esperto docente di Archeologia marittima Carlo Beltrame - il “padre” del relitto del brick Mercurio affondato nel Golfo di Trieste nel 1812 - e il Dipartimento di Archeologia subacquea dell’Istituto di Restauro Croato di Zagabria, guidato da Igor Miholjek. Del relitto del Mercurio, fra l’altro, si parla oggi, alle 18, a Villa Vicentini Miniussi di Ronchi dei Legionari, con la proiezione del documentario di Beltrame “Il Mercurio Archeologia del mare”, a cura di Stefania Manfio dell’Università Ca’ Foscari.

I risultati degli scavi subacquei effettuati a più riprese dalle équipe delle due università sui due antichi relitti di Meleda, invece, saranno presentati domani nell’ambito del convegno “I relitti di Venezia. Dal medioevo all'età moderna attraverso le ricerche archeologiche italo-croate in Dalmazia”, che si terrà alle 9.30 nella sede di Palazzo Malcanton Marcorà dell'Università Ca' Foscari di Venezia.

Il convegno, che ha il patrocinio della Regione Veneto e della Federazione archeologi subacquei, sarà l’occasione non solo per illustrare nel dettaglio i risultati degli scavi subacquei, ma anche per fare il punto sulle ricerche italo-croate e sulle norme che regolano le collaborazioni scientifiche in area adriatica (ne parlerà Diego Vecchiato). All’assise partecipano, oltre a Carlo Beltrame e Igor Miholjek, e dopo i saluti inaugurali del prorettore vicario della Ca’ Foscari Stefano Gaspari e di Paolo Eleuteri, direttore del Dipartimento di Studi umanistici, Claudio Negrelli, Stefano Caressa, Jurica Bezak, Sauro Gelichi, Margherita Ferri, Vesna Zmaic.

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