Armi in Carso, Folla tra 10 giorni in Italia

L’estradizione del dentista di Turriaco arrestato a Tenerife avverrà presto. Ancora ignota la destinazione delle pistole

Ci vorrà almeno una decina di giorni per aver chiarezza sul giro di armi trovate tra Duino e Monfalcone nelle mani di dentisti e odontotecnici. Il caso, ad oggi, resta ancora un mistero investigativo. L’ultimo arrestato, l’odontoiatra di Turriaco Liviano Folla fermato a Tenerife, risponderà ai magistrati non appena sarà estradato in Italia. «L’intenzione è fare in modo che le procedure siano il più rapide possibili - assicura il legale dell’indagato, l’avvocato Riccardo Cattarini - il mio assistito saprà fornire spiegazioni su ciò che gli viene contestato».

Sarà un interrogatorio chiave, dunque, quello che si prospetta per il sessantunenne Folla in Tribunale a Trieste. Dalla sua deposizione potrebbero emergere particolari tutt’ora irrisolti sul traffico di mitragliette, pistole e lanciarazzi venuto a galla nelle indagini della Squadra mobile coordinate dalla Procura della Repubblica-D.D.A. di Trieste.

Il primo round dell’inchiesta, che risale al pomeriggio dello scorso 8 febbraio, aveva portato a un primo risultato: gli agenti erano riusciti a scoprire in una villetta di Sistiana un vero e proprio arsenale. In soffitta, all’interno di una custodia di una chitarra, era stata occultata una “Beretta”, modello 98 (calibro 9x21) munita di due caricatori entrambi riforniti di 15 cartucce marca CEC. Oltre alla pistola, i poliziotti si erano imbattuti in un caricatore a “banana” privo di munizioni, 19 cartucce calibro 9x21 marca CBC e altre 42 cartucce calibro 7,62x54R di marca S&B e un lanciarazzi militare “Zolja” modello M80 calibro 64 millimetri con relativo proietto. Tutta roba funzionante e pronta all’uso.

La villetta di Sistiana, come appurato dalla polizia, era nella disponibilità dell’odontotecnico di 55 anni Mauro Persi e del figlio ventiseienne Giulio. I due, subito arrestati, attualmente sono agli arresti domiciliari. Ma secondo gli investigatori quella casa era utilizzata soprattutto da Folla. Stando a quanto sostiene la Procura era lui, l’odontoiatra, ad aver preso in affitto l’immobile, che poi impiegava anche come abitazione. L’uomo è stato rintracciato in questi giorni a Tenerife, dove gestisce uno studio dentistico. La polizia, ritenendo che il ricercato si fosse reso irreperibile, ha avviato una serie di accertamenti coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Trieste, a seguito dei quali è scattata una richiesta di misura di custodia cautelare in carcere con relativo mandato di arresto europeo. Le successive ricerche del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia del Dipartimento della pubblica sicurezza, hanno consentito alle autorità spagnole di risalire al dentista, attualmente detenuto in Spagna in attesa del compimento delle procedure di estradizione per la consegna in Italia. «Il mio assistito arriverà molto presto, tra una decina di giorni - ribadisce l’avvocato Cattarini -, faremo quindi in modo che questa operazione avvenga in tempi brevi. Dopodiché Folla fornirà delle spiegazioni all’autorità giudiziaria».

Ma l’indagine della Mobile, proseguita anche con intercettazioni telefoniche, si era poi allargata a macchia d’olio sul territorio circostante. La perquisizione nella villetta di Sistiana era stata estesa infatti all’abitazione di residenza di Mauro e Giulio Persi a Monfalcone. È lì che era spuntata una mitragliatrice “Scorpion” con relativo caricatore, occultata nel sotto sella di un ciclomotore. Subito dopo, in un’altra abitazione di Turriaco di proprietà dello stesso Folla, gli agenti avevano rinvenuto una pistola ad aria compressa marca “Skif” modello A3000 da 4,5 millimetri, munita di caricatori e relative munizioni.

Messi a segno gli arresti, gli investigatori ora puntano a scoperchiare l’intero traffico di armi: provenienza e destinazione.

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