Armi, Paoletti si costituisce al Coroneo

Considerato un importante trafficante. Era finito in un’inchiesta del pm Frezza

«Sono Marino Paoletti. Mi costituisco».

Si è presentato l’altra mattina la Coroneo l’uomo considerato uno tra i più importanti trafficanti d’armi ma anche per anni confidente delle forze dell’ordine. Era finito sotto inchiesta per un traffico con la Slovenia di pistole con silenziatore, un bazooka e una mitraglietta “Uzi” fatte entrare in Italia dalla vicina repubblica. Armi da guerra destinate con grande probabilità alla malavita e in dettaglio a rapinatori di furgoni blindati portavalori.

A portare ora in carcere Marino Paoletti, 54 anni, è stata una pronuncia della Cassazione che ha di fatto confermato l’ordinanza di custodia cautelare disposta dal gip su richiesta del pm Federico Frezza. Ora il difensore, l’avvocato Igor Zornetta di San Donà di Piave, ha chiesto al giudice la scarcerazione sostenendo l’assoluta assenza di pericolo di fuga. L’inchiesta ha rivelato che la “collaborazione” di Paoletti con le forze dell’ordine si era deliberatamente e silenziosamente interrotta e un'operazione che avrebbe dovuto consentire l'arresto di un trafficante sloveno di armi, è stata fatta abortire. Marino Paoletti, secondo l'accusa, aveva scaricato il primo fornitore con cui era in contatto e di cui aveva fatto il nome agli inquirenti e si è avvalso delle capacità di un secondo “commerciante” d'armi e di bombe per cercare di concludere l'affare. Secondo la Procura, Marino Paoletti non merita la libertà per la gravità dei reati in cui è coinvolto e che ha confessato ma anche per i suoi precedenti penali e per il fatto che ha spesso contatti la delinquenti croati e russi. A giudizio degli inquirenti ha anche una visione del tutto singolare e personale della “collaborazione”. Per lui “collaborare” non significa smettere di compiere reati e questo atteggiamento lo rende pericoloso e meritevole, sempre secondo l'accusa di entrare un'altra volta in cella. Marino Paoletti è ben conosciuto a Trieste dove è stato il gestore del locale notturno più noto della città il "Mexico"; all'inizio del 2011 stava per aprire in collaborazione con un ex agente di polizia costretto alle dimissioni, un locale notturno in Istria. (c.b.)

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