Arrivati i bidoni gialli per l’olio da cucina

Dopo Staranzano, primo centro della provincia in cui ha debuttato la nuova raccolta, anche a Monfalcone sono comparsi i contenitori gialli dedicati allo smaltimento dell’olio da cucina, potenziale...
Di Laura Blasich
Bonaventura Monfalcone-06.11.2016 Contenitori di raccolta olio-Via Cosulich-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-06.11.2016 Contenitori di raccolta olio-Via Cosulich-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

Dopo Staranzano, primo centro della provincia in cui ha debuttato la nuova raccolta, anche a Monfalcone sono comparsi i contenitori gialli dedicati allo smaltimento dell’olio da cucina, potenziale inquinante delle falde acquifere e dei corsi d’acqua. I “bidoni” sono per ora due: uno è stato collocato nel parcheggio all’esterno del campo sportivo di Panzano, affacciato su via Cosulich, l’altro in via dell’Istria, poco distante dalla “casetta dell’acqua”. I due contenitori, che dovrebbero essere affiancati da altre postazioni, viste le dimensioni della città, non sono comunque ancora operativi, come spiega il direttore generale di Isontina Ambiente, Giuliano Sponton.

Il servizio, però, prenderà il via a brevissimo, dopo una presentazione ufficiale e, si suppone, una campagna informativa plurilingue della cittadinanza. «È evidente che uno degli obiettivi è quello di arrivare alla comunità bengalese - afferma Sponton -, la cui cucina fa largo impiego di olio».

Come avvenuto a Staranzano, Isontina Ambiente, d’intesa con i Comuni soci, distribuirà inoltre gratuitamente ai cittadini delle taniche da 3 litri, corredate da un imbuto con griglie che impediscono ai residui delle pietanze (che si tratti di fritto o altro) di essere smaltiti con l’olio. Basta si tratti di quello da cucina, perché i lubrificanti per motore sono invece tassativamente vietati. La raccolta degli olii esausti con appositi contenitori si inserisce in un percorso di Isontina Ambiente per aumentare e migliorare la differenziazione e il riciclaggio. Non che al momento non sia possibile per i monfalconesi, come per gli staranzanesi, liberarsi in modo corretto e non inquinante dell’olio usato per friggere. La distanza dal Centro di raccolta di via Consiglio d’Europa, nella zona industriale-portuale del Lisert, dove si può conferire l’olio esausto, non è però proprio un incentivo a comportamenti virtuosi. «Quella dell’olio esausto da cucina - conferma il direttore generale di Isa - è un nuovo filone di raccolta su cui spingeremo nel 2017». Dopo l’uso domestico, l’olio raccolto viene rigenerato e riutilizzato per la produzione di oli lubrificanti per motore, cementi, asfalti e bitumi, biodiesel per trazione e altro. La raccolta dell’olio alimentare consente, quindi, un risparmio energetico, offrendo un’alternativa alla produzione di oli sintetici derivanti dal petrolio e aiuta a salvaguardare l’ambiente evitando, per esempio, l’inquinamento dei fiumi e il sovraccarico dei depuratori. A Monfalcone il posizionamento di contenitori dedicati è stato sollecitato a lungo dalla consigliere comunale di minoranza uscente Suzana Kulier. Il prossimo comune in cui partirà il servizio è Cormons.

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