Arrivato il finanziamento della Regione Le Terme romane puntano sul wellness

Dei 9 milioni concessi 4,9 riguardano la realizzazione delle piscine con area saune e il centro estetico Sarà una struttura disposta su due piani. Il Comune sta lavorando per andare alla gara di appalto
Laura Borsani



In questi giorni è giunto dalla Regione il titolo per l’accertamento, ossia la concessione del contributo di 9 milioni al Comune. Un finanziamento diviso in base a tre destinazioni, l’ambito del Carso per 1.100.000 euro, lo sviluppo turistico e sostenibile di Marina Julia per 2.950.000 euro e il termalismo con l’importo maggiore di 4.950.000 euro. Per l’ampliamento delle Terme romane siamo alla fase propedeutica alla gara di appalto delle opere in ordine alla realizzazione del reparto wellness, con le piscine di acqua termale, l’area saune e altri servizi dedicati alla cura del corpo, il centro estetico, nonché un punto di ristoro. L’obiettivo è quello di rendere fruibile la nuova struttura nel 2023.

La procedura ora consiste nell’approvazione del piano di fattibilità da parte della giunta, prevista entro il mese di ottobre, alla quale segue il bando di gara attraverso la modalità del cosiddetto “appalto integrato”, ai fini dell’affidamento relativo all’elaborazione dei progetti definitivo ed esecutivo, e quindi la realizzazione delle opere. Il valore complessivo dei lavori è di 3.450.000 euro.

Sta in questi termini lo sviluppo dell’impianto termale di via Timavo, che guarda all’abbinamento dell’offerta propriamente curativa e sanitaria con il servizio dedicato al benessere e al relax, per implementare l’utenza con la fruizione delle famiglie. Il progetto di ampliamento, infatti, prevede la realizzazione, in continuità funzionale con l’esistente, di un edificio strutturato su due piani, dedicato all’acqua e al wellness, che offra servizi complementari a quelli termali.

Il tutto, secondo le stesse linee guida poste dall’amministrazione comunale, creando un complesso unitario, circondato da aree verdi, armonioso e ben inserito dal punto di vista del paesaggio. La struttura sfrutterà l’ingresso delle Terme, collegata con un percorso interno.

Al piano terra dell’edificio troverà collocazione l’area piscine, con la vasca esterna circondata da vetrate, raggiungibile dall’interno, per l’utilizzo durante ogni stagione, assieme agli spogliatoi e al punto di ristoro.

Le piscine verranno progettate a diverse temperature e allestimenti, come idromassaggi, geyser, cascate e fontane, nell’ottica di favorire il relax e la rigenerazione del corpo, in “continuità” con le aree verdi esterne che durante la stagione estiva saranno allestite a zona solarium. In particolare l’area piscine avrà una superficie di circa 551 metri quadrati, il solarium di 540 mq., quindi gli spogliatoi di 213 mq., l’area ristoro di 67 mq. C’è quindi un patio di circa 52 metri quadrati. È prevista anche l’area infermeria e per gli assistenti bagnanti (13 mq.).

Al primo piano saranno disposti l’area saune-wellness (circa 173 metri quadrati) anche con l’offerta del bagno di vapore, della bio-sauna, ed il percorso Kneipp all’aperto con zona relax, seguito dal centro estetico-massaggi (75 mq.). Un patio esterno centrale di circa 112 metri quadrati, fungerà da fulcro attorno al quale si svilupperà un percorso che alterna acqua calda e acqua fredda, ed un sistema di sedute e panche per il relax e il post-sauna.

L’idea è prevedere due accessi distinti, quello alle piscine collegate alle saune attraverso uno specifico percorso, a partire dagli spogliatoi, per passare all’area acquatica e raggiungere il primo piano attraverso una scala, e quello dedicato al centro estetico.

Il sindaco Anna Maria Cisint ha affermato: «È stato premiato con nove milioni di euro il progetto che ho presentato in Regione. Ora è certezza perchè il finanziamento è stato formalmente concesso al Comune in questi giorni. L’ampliamento delle Terme romane è giunto alla fase definitiva. Ci apprestiamo, entro ottobre, ad approvare il piano di fattibilità per andare alla gara di appalto integrato e poter partire con le opere nel corso del 2022. Ragionevolmente si può ritenere che la struttura potrà essere operativa per il 2023. Viene così abbinata l’offerta curativa con quella relativa al wellness permettendo alle famiglie di poter utilizzare questo nuovo servizio. Il principio di base resta la qualità dell’acqua termale, sfruttata anche per le piscine». Cisint ha quindi argomentato: «È un grande passo in avanti, in supporto allo sviluppo della struttura termale cittadina, che potrà costituire un volano anche in ordine alla nautica da diporto. Per la città significa un’occasione di nuove attività e occupazione. Monfalcone in questi anni è molto cambiata grazie alle azioni messe in campo, volte a dare un appeal diverso e ad offrire servizi alternativi, passando dalle terme, al Carso, alla Rocca fino a Marina Julia, opportunità di crescita alla nautica e all’economia blu».—

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