Artenius, interesse dal gruppo portoghese Selenis
SAN GIORGIO. Una delegazione della portoghese Selenis arriverà questa settimana in visita agli stabilimenti di Artenius Italia a San Giorgio di Nogaro, per la quale ha presentato una manifestazione di interesse. È attesa anche una delegazione della Ottana Polimeri di Nuoro, jont venture tra Indorama e il gruppo Clivati, che già a giugno aveva manifestato il proprio interesse.
Intanto il curatore fallimentare, il commercialista Massimiliano Basso Brusa, ha già preso visione dei due siti di Artenius all’Aussa Corno, in vista di possibili trattative per la vendita dei due impianti, che producevano polimeri granulati Pet per bottiglie per acqua minerale e bibite gasate, e che che occupavano 110 addetti, attualmente in cassa integrazione fino al 26 novembre.
Ora si spera, grazie al fatto che ci sono quattro manifestazioni di interesse, di poter chiedere il prolungamento della cassa integrazione.
Già questa settimana potrebbe dunque verificarsi l’agognata svolta nella difficile situazione dei due stabilimenti Artenius di San Giorgio, determinata dai problemi del gruppo di cui fanno parte, la multinazionale catalana “La Seda de Barcelona”.
Gli stabilimenti sono chiusi a seguito dell’esposizione finanziaria, che ha indotto il Tribunale fallimentare catalano ad aprire una procedura per insolvenza (700 milioni di debiti) per la casa madre.
Artenius Italia, aveva chiesto il 23 ottobre, in accordo con il suo azionista e “direttore” unico, la già citata “Seda de Barcelona”, una procedura secondaria di insolvenza. Lo aveva annunciato, sul sito del gruppo catalano, Carlos Moreira da Silva, presidente del consiglio di amministrazione, ma la voce che gira è che l’azienda abbia deciso in tal senso, senza mai consultare, nonostante le ripetute richieste, sindacati, istituzioni e neppure il Ministero dello Sviluppo economico, dove da giugno sono depositate le manifestazioni di interesse per il sito Artenius di San Giorgio di Nogaro.
Poi il 30 ottobre l’annuncio del fallimento da parte del Tribunale ordinario di Udine, che ha nominato giudice Lorenzo Massarelli e curatore fallimentare Massimiliano Basso Brusa. Di quanto successo in questi giorni i lavoratori verranno informati nell’assemblea che si terrà giovedì.
Francesca Artico
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