Ascensore al castello: pronto il nuovo bando

Può ripartire l'iter verso il completamento dell'impianto di risalita al Castello di Gorizia. Risolto il contratto con l'impresa Edilramon, fallita a lavori in corso, il Comune è stato costretto a ripartire da principio, e una nuova determina ha delineato lo schema del bando per l'affidamento dell'incarico professionale relativo alla "Progettazione definitiva ed esecutiva dei lavori di accesso a Borgo Castello".
Bando che a giorni sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea ed italiana, e le proposte saranno visionate il 4 aprile. Se non ci saranno nuove sorprese questo atto dovrebbe davvero sbloccare il percorso verso il completamento dell'ascensore: affidata la progettazione e ottenuto il nuovo progetto, si passerà all'individuazione della ditta che dovrà ultimare i lavori. Per vedere, chissà, forse nella primavera del 2018, i tre ascensori che formeranno l'impianto di risalita.
«Evidentemente non riuscirò a veder inaugurata quest'opera entro il termine del mio mandato, ma ci tenevo per lo meno a far ripartire l'iter dell'intervento prima di chiudere il mio impegno - spiega il sindaco di Gorizia Ettore Romoli -, anche per dimostrare che nonostante tutte le disgrazie che ben conosciamo e che hanno condizionato pesantemente la realizzazione dell'ascensore, l'opera va avanti. E confido davvero che questa volta, in un tempo quantomeno ragionevole, possa finalmente essere conclusa».
L'ascensore al castello, come è noto, è da anni al centro non solo della cronaca, per le vicende che hanno rallentato e poi bloccato il cantiere (fallimenti delle imprese e vincoli della Soprintendenza), ma anche delle polemiche e del dibattito politico, con una profonda spaccatura tra chi ritiene l'impianto di risalita una cosa positiva, un possibile elemento di svolta anche per il rilancio del borgo Castello in chiave turistica, e chi invece attacca l'amministrazione comunale reputando l'ascensore una ferita al colle e all'ambiente, ed un enorme spreco di soldi. In effetti, rispetto alla spesa originaria, l’ascensore verrà a costare 2,237 milioni di euro in più.
Ma è però proprio di questi tempi la notizia che anche a Udine si sta tornando a parlare con insistenza del progetto per un impianto di risalita al colle del castello dal centro cittadino, ed è anche su questo che si sofferma la riflessione di Romoli.
E' una cosa abbastanza logica - dice il sindaco -. Penso a Lubiana, ma anche a tantissime città italiane, grandi e piccole. Tutte quelle località che si sviluppano ai piedi di un colle, dove sorgono monumenti o porzioni del centro storico, prima o poi hanno la necessità di realizzare degli impianti di collegamento. Adesso il tema sta diventando d'attualità anche a Udine, ed è la dimostrazione che la nostra idea non sia poi così assurda come viene dipinta. Sembra che solo a Gorizia non si possa mai fare qualcosa di nuovo».
Marco Bisiach
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