L’assessore regionale Bini indagato per falsa testimonianza

La querela presentata dal blogger Belviso. Le accuse si riferiscono a un incarico dirigenziale nella Euro&Promos. Nell’inchiesta anche la presidente della società Gloria Querini

Alessandro Cesare
Sergio Emidio Bini, assessore regionale a Turismo e Attività produttive
Sergio Emidio Bini, assessore regionale a Turismo e Attività produttive

L’assessore regionale a Turismo e Attività produttive, Sergio Emidio Bini, è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Udine per il reato di falsa testimonianza. Insieme a lui anche la presidente della società fondata dallo stesso Bini, Euro&Promos, Gloria Querini, a cui viene contestato pure il reato di calunnia.

Titolare del fascicolo è il sostituto procuratore Letizia Puppa. A darne notizia è stato il blogger Marco Belviso, lo stesso che ha sporto querela per falsa testimonianza e calunnia contro Bini e Querini.

Il caso

Il fatto riguarda le testimonianze rese dall’assessore Bini e dalla presidente Querini nel corso di un procedimento penale a carico di Belviso (poi assolto) nel corso del quale sarebbe stato smentito un incarico dirigenziale o ruolo societario nell’ambito di Euro&Promos da parte dell’attuale componente della giunta Fedriga. Quando però è emerso il fatto che lo stesso Bini risultava svolgere ancora un ruolo di dirigente apicale nella società da lui fondata, Belviso ha dato mandato al suo legale, Andrea Castiglione, di procedere contro l’assessore e contro la presidente della società.

Le accuse mosse nei loro confronti sono quelle di falsa testimonianza e di calunnia (quest’ultima ipotesi di reato solo per Querini). «Fa piacere che sia stata accolta questa nostra denuncia e che l’assessore risulti essere indagato per falsa testimonianza – sono le parole del blogger Belviso –. È stato palese la falsità di quanto da lui dichiarato sotto processo. Questo, a mio avviso, dimostra la sua volontà di mettere a tacere un blogger che, da diversi anni, si limita a svolgere il suo lavoro», ha chiosato Belviso.

I legali

Se l’avvocato di Belviso, Castiglione, si è limitato a dichiarare «di restare in attesa con serenità delle valutazioni della Procura», l’avvocato di Bini, Maurizio Miculan, ha voluto concedersi qualche parola in più: «Non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione formale – sono le sue parole –. L’iscrizione è un atto dovuto, come sempre accade in questi casi, a fronte della presentazione di una denuncia da parte di un cittadino. Attendiamo in assoluta serenità gli sviluppi dell’indagine – ha chiuso l’avvocato Miculan – per fornire ogni chiarimento necessario a evidenziare l’infondatezza dei contenuti della denuncia». 

Riproduzione riservata © Il Piccolo