Assistenti sociali, oltre 200 per tre posti in Comune

Sono arrivati da tutta Italia, uomini ma soprattutto donne, qualcuno supera i 40 anni di età. Rita da Palermo: marito e due figli, disposti a trasferirci tutti
Foto Bruni 19.03.14 PalaTrieste:concorso comunale per assistente sociale
Foto Bruni 19.03.14 PalaTrieste:concorso comunale per assistente sociale

Oltre duecento assistenti sociali in lizza per tre posti a tempo indeterminato. Due dei quali però sono riservati a persone con disabilità e a militari. Trolley in mano, il marito appresso e il figlio in carrozzina. Soprattutto donne, ma anche uomini. A trent'anni suonati, sono venuti fin dal Sud d'Italia con la speranza di coronare il proprio sogno a Trieste, dopo gli anni di studio per la laurea in Servizio sociale. Così gli assistenti sociali disoccupati, e quelli precari appesi a stipendi intermittenti, sono partiti dalla Sicilia e dalla Sardegna, dal Lazio e dalla Calabria con la speranza di trovare il posto fisso nel capoluogo giuliano. Questo rappresenta per loro il bando indetto dal Comune per tre posti a tempo pieno di "funzionario direttivo - assistente sociale". Poco importa se la selezione, cominciata ieri mattina al PalaTrieste, sarà durissima. L'importante è un traguardo da raggiungere, anche se i più bravi potrebbero poi dover lasciare alle spalle le proprie radici.

«Ho 40 anni e lavoro a Palermo da 20», si racconta Rita Cicina: «In Sicilia di concorsi pubblici non ce ne sono, lavoro nel privato sociale ma vedo solo buchi di stipendio: ne aspetto uno da sei mesi. Il privato sociale ha subìto tagli molto imponenti anche se i servizi che vengono gestiti sono sempre più impellenti. Sono sposata e ho due figli, poco male se anche dovessimo trasferirci tutti».

Da Ragusa è partita Simona Degno, 37 anni: «Sono presidente di una cooperativa sociale ma i fondi non arrivano e di bandi non ce ne sono. Ho un figlio di sette anni e dopo tanti sacrifici sono disposta a trasferirmi, pur di continuare a lavorare». Da Palermo poi Andrea Ragusa, 37 anni, disoccupato, mentre Valentina viene da Trapani e di anni ne ha 31: «Lavoro in una cooperativa sociale ma lo stipendio arriva sempre con tre mesi di ritardo. Per tirare a campare lavoro alla reception di un albergo, come quand'ero all'Università». Mariarosa Rinella, 27 anni, arriva da Roma ed è disoccupata.

Non mancano candidati provenienti dalla nostra regione. Tra loro Federica, di Ronchi dei Legionari, disoccupata «da poco»; e Marika, 28 anni, impiegata in una casa di riposo della provincia di Udine, ma non come assistente sociale.

«In un periodo di grande difficoltà - commenta l'assessore comunale al Welfare Laura Famulari - siamo contenti di essere riusciti ad aprire questo bando, che si è reso necessario a seguito di pensionamenti e trasferimenti. L’alto numero di domande pervenute è indice ulteriore di quanto grave sia la situazione occupazionale in Italia. Certo i posti sono pochi, ma per tutti i partecipanti questa sarà comunque un'esperienza formativa che può tornare loro utile per altri concorsi pubblici».

Ad essersi presentati alle preselezioni di ieri sono stati in 215, si erano iscritti in 307. La prova - 70 domande multiple per 75 minuti - l'hanno passata in 93, il 43% dei presenti, che ora potranno presentarsi alla prova scritta dell'11 aprile, sempre al PalaTrieste. Chi di loro otterrà un punteggio di almeno 42/60esimi, verrà ammesso all'orale.

«Nei vincoli del patto di stabilità – così l’assessore al Personale Roberto Treu - il Comune cerca di utilizzare ogni spiraglio possibile per procedere all’assunzione di figure professionali essenziali per garantire un servizio importante e necessario, soprattutto in una fase di rilevante crisi economica e sociale come quella attuale».

Elena Placitelli

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