Aste deserte, terzo tentativo per alienare 2 case del Comune

A San Lorenzo e Vermegliano, per una base d’offerta di 23 mila e 155 mila euro Sui prezzi incidono anche i costi di smaltimento di una copertura e tubi in eternit



Due immobili in vendita ma, per ora, il mercato non risponde. Si arriva pertanto alla terza asta, a Ronchi dei Legionari, per l’aggiudicazione di due proprietà dell’amministrazione comunale. La coppia di fabbricati – una casetta singola al civico 99 di via San Lorenzo e una villetta isolata al civico 61 di via Monte Sei Busi – è ancora sulla piazza.

Per quel che riguarda via San Lorenzo si tratta di un immobile che si sviluppa su un unico piano fuori terra e necessita di alcuni lavori di manutenzione. Completa la proprietà un ripostiglio con copertura in eternit e piccola corte gravata da servitù di passaggio.

Il secondo bene, invece, è costituito da un villino isolato che si colloca nel rione di Vermegliano. Il fabbricato si sviluppa su piano terra e primo piano e dispone di un’autorimessa. A causa del lungo periodo di non utilizzo, si ritiene ci sia la necessità di alcune manutenzioni. È stato altresì accertato il rivestimento in amianto su alcune tubature. Nella determinazione del prezzo si è tenuto conto, dunque, anche dei costi per lo smaltimento.

Base d’asta, entrambe in aumento, per il primo immobile di 23.490 euro, contro i 26.100 euro dell’ultima asta, per il secondo 155.700 euro, contro i 173mila euro fissati per l’altra asta che, come la prima, era andata deserta. Il termine delle offerte è stato fissato il 2 maggio. Si aggiudicherà il bene chi avrà offerto il miglior prezzo in aumento sulla cifra a base d’asta e ciò avverrà anche in presenza di una sola offerta valida.

In queste settimane la municipalità ronchese, dando concretezza al piano delle alienazioni e di valorizzazione immobiliari ha messo in vendita alcuni terreni e due case. Un’operazione che, se andasse perfettamente in porto, offrirebbe un introito di oltre 258 mila euro.

Per quel che riguarda i terreni si tratta di quattro particelle catastali, per complessivi 3.969 metri quadrati e che ricadono urbanisticamente in zona D3/H3 mista artigianale e commerciale esistente, soggetta a vincolo aeroportuale. La società Estimo di Pordenone ha stabilito, dopo una perizia, un valore di 59.535 euro. Si tratta, in particolare, di due terreni uno arativo e uno seminativo e di due aree sulle quali insistono delle opere di canalizzazione.

Sullo stesso fronte trova applicazione anche la dismissione di alcuni automezzi ormai non più in uso e di alcune attrezzature, come un trabattello in acciaio che può essere usato nell’edilizia e che viene venduto come sempre al miglior offerente. –



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