Aste, per 10mila euro ecco Michael Jackson versione Capodimonte
La scultura è ispirata al celeberrimo ”Thriller”. Il Re del pop possedeva tre dei sei pezzi esistenti. Fu il cantante a commissionare l’opera al veneto Enzo Arzenton, che conosceva come collaboratore della Disney. L’esemplare sarà battuto nella nuova tornata della Stadion

TRIESTE.
«Enzo, you are the number one», disse Michael Jackson a Enzo Arzenton. Dell’artista che già collaborava con la produzione Disney il divo era un ammiratore, tanto da commissionargli una scultura che avesse come soggetto il famoso video della canzone "Thriller". Di quell’opera esistono sei esemplari. Tre vennero acquistati da Jacko in persona e ora sono di proprietà della sua famiglia. Uno lo possiede lo scultore. Uno appartiene a una collezione privata. L'ultimo esemplare, invece, è visibile da oggi fino al 4 marzo alla Stadion di riva Gulli e sarà in vendita il 5 marzo alla stessa casa d'aste, al prezzo base di 10mila euro.
"Michael Jackson's Thriller" è una scultura in porcellana Capodimonte, di piccole dimensioni (35 per 58 per 31 centimetri). Negli anni Ottanta il veneto Arzenton incominciò a creare le sue porcellane su commissione della Disney: ogni anno produceva una scena tratta dai suoi cartoni animati. Negli Usa quegli oggetti divennero presto di culto per molti appassionati, fra cui il celeberrimo Jackson. Che fu entusiasta della statua fatta a sua immagine e si complimentò di persona con lo scultore dopo un concerto, a Monza, nel 1992.
I fan non si sono ancora ripresi dallo choc della misteriosa morte di Jackson, avvenuta a Los Angeles 25 giugno scorso, ma i cimeli appartenuti all'artista hanno già raggiunto cifre da capogiro. Re Mida trasformava tutto ciò che toccava in oro, ma neanche il Re del pop scherzava. Il guanto bianco indossato da Michael Jackson nel 1983, quando eseguì per la prima volta il Moonwalk - il passo di danza che divenne il suo marchio di fabbrica - è stato venduto a dicembre all'asta per 350 mila dollari. Un altro guanto, indossato durante un concerto del 1984, è stato recentemente venduto negli Stati Uniti per 75 mila dollari. La giacca indossata da Jackson nel Bad tour del 1989 è stata venduta per 225 mila dollari. E se i più bei disegni dei bambini comuni vengono al massimo appesi sul frigorifero dai genitori, quelli del più piccolo dei Jackson Five sono contesi dai fan di tutto il mondo: una sua creazione infantile - un disegno di Topolino - ha raggiunto i 45mila dollari.
Ma non è la prima volta che alla Stadion sono messi all'asta oggetti appartenuti o creati da personaggi celebri. Anni fa gli occhi di tutto il mondo furono puntati sul capoluogo giuliano per il lotto di 20 acquerelli disegnati da Adolf Hitler fra il 1910 e il 1914. La base d'asta partiva da 350 milioni di lire, ma non arrivò alcuna offerta. Alla fine le creazioni del dittatore nazista furono vendute durante una trattativa privata. Ma qui venne anche battuta all'asta una collezione di orologi appartenuti a Re Farouk d'Egitto. Andarono venduti quelli con impresso lo stemma reale, a riprova di come, se gli oggetti sono appartenuti a qualche celebrità, molte persone siano disposte a spendere cifre considerevoli. Per opere che a volte hanno un indubbio valore artistico, ma che tante altre sono solo feticci.
Ma le aste non sono frequentate soltanto da fan scatenati e facoltosi. «Ultimamente va molto il Modernariato, soprattutto l'arredamento firmato e il design prodotto fra gli anni'40 e i '70», raccontano alla Stadion.
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