Attaccato dall’orsa, era un cacciatore

FIUME. Era un cacciatore e non un gitante l’uomo di 42 anni che domenica mattina è stato attaccato da un orso nel bosco Koritnik, a pochi chilometri da Moravice, località del Gorski kotar, la regione dell’ entroterra fiumano. In base alle prime notizie, sembrava che l’uomo fosse giunto lì per caso, magari impegnato nella raccolta di funghi.
Non era però così. L’uomo stava partecipando a una battuta di caccia al cinghiale organizzata dalla società venatoria Jelenski Jarak di Vrbovsko (Gorski kotar). Stando a quanto raccontato dalla vittima ai suoi colleghi di caccia e ai sanitari, egli stava per appostarsi in una zona di passaggio dei cinghiali quando dal nulla è spuntata un’orsa con i suoi tre cuccioli. Ha capito all’istante che si trattava di una situazione molto pericolosa e ha reagito d’istinto arrampicandosi immediatamente su un albero vicino. Ma mamma orsa è stata piu’ veloce, lo ha afferrato con le zampe a una gamba e ha tirato a più non posso. Il cacciatore è precipitato a terra e qui il plantigrado ha cominciato a colpirlo con i suoi artigli in varie parti del corpo. Scioccato e sanguinante, senza nessuno nei pressi che potesse soccorrerlo, l’uomo ha fatto la cosa più intelligente da fare, sparando un colpo in aria col proprio fucile. L’orsa si è spaventata, nascondendosi nel profondo del bosco assieme ai suoi piccoli. Quindi il cacciatore è stato ricoverato all’ospedale di Sušak (Fiume), venendo sottoposto a intervento chirurgico per le lesioni riportate alla testa, alla gamba e ad un braccio.
Secondo gli esperti il comportamento dell’orsa è comprensibile: la specie è estremamente protettiva verso i propri cuccioli, se ritiene che vi sia pericolo. E questo appunto avrà pensato vedendo l’uomo, che ha dunque preso ad attaccare.
Contattato dai giornalisti, Igor Baraba, presidente della società venatoria, ha però ribadito che gli orsi in Gorski kotar sono troppi, come è stato fatto presente al competente ministero di Zagabria e alle autorità veterinarie. «L’attuale quota di abbattimento è insufficiente – ha dichiarato – ed è destinata a generare altri incidenti. Da parte nostra non sappiamo cosa intraprendere e perciò ci appelliamo alle autorità affinché si muovano in tempi brevi, evitando così ulteriori incontri ravvicinati tra orso e uomo».
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