«Attenzione a non confonderle con le lontre»

«La nutria può facilmente essere confusa, specie mentre nuota immersa nell’acqua – precisa ancora l’esperto Fabio Perco -, con la lontra (nella foto), un mammifero carnivoro da noi rarissimo e localmente estinto, con il quale condivide la predilezione per l’ambiente acquatico». Mentre la nutria sarebbe da “eradicare” si auspica invece un ritorno della lontra, la cui presenza è stata solo di recente riconfermata nell’Alto Friuli ai confini con l’Austriaì. Le nutrie sono invece roditori esotici e palustri, di origine sudamericana, che oggi vivono anche, da noi, in ambienti lagunari. Dalle acque prettamente dolci dove inizialmente si sono diffuse, hanno saputo, infatti, adattarsi a quelle salmastre e, come è dimostrato dalla loro presenza a Grado dove sono giunte via mare dalla laguna, ora anche – a quanto sembra - a quelle del tutto salate.
Ma se tanta gente ha fotografato la presenza non gradita delle nutrie, in questi giorni ci sono tanti altri appassionati, in questo caso di birdwatching, pongono forse maggiore attenzione del solito nella speranza che alla pari delle centinaia di fenicotteri rosa, anche le gru, la cui massiccia presenza è stata annunciata, facciano almeno una pur breve sosta, o in ogni caso un sorvolo, anche da queste parti. A tal proposito gli appostamenti all’oasi della Valle Cavanata e alla Cona non mancano certamente. Purtroppo, però, almeno al momento, pare che le rotte che le gru hanno scelto per migrare siano diverse. Infatti, vari stormi sono stati avvistati nel pordenonese, in Friuli presso Prepotto e in qualche altra zona. Stormi di passaggio sono stati avvistati anche in Carinzia e nel resto d'Italia, specie nella zona del delta padano.
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