Auguri a La Napa i primi 50 anni di “buone pizze”

Da dieci lustri è molto apprezzata dagli amanti della buona pizza e oggi spegnerà le sue prime 50 candeline. Un traguardo di tutto onore per la pizzeria La Napa di via Caccia 3. La sua storia inizia...

Da dieci lustri è molto apprezzata dagli amanti della buona pizza e oggi spegnerà le sue prime 50 candeline. Un traguardo di tutto onore per la pizzeria La Napa di via Caccia 3.

La sua storia inizia grazie all’intraprendenza di una famiglia campana. «I miei suoceri Carmine e Rosa Fierro – racconta la signora Giuliana, nuora dei fondatori de La Napa – erano originari di Tramonti di Salerno, località montana della penisola amalfitana, e si dedicavano alla produzione delle rinomate mozzarelle. Però la località è conosciuta non soltanto per questo prodotto, ma anche perché vanta una delle più prestigiose scuole per pizzaioli in Italia. Così nel 1960 decisero di venire a Trieste per proporre i loro prodotti e una volta giunti in città si accorsero che non c’erano pizzerie e che la pizza era in vendita solamente nelle panetterie ma sotto forma di focaccia».

Quindi la famiglia Fierro decide di provare ad aprire la prima pizzeria in città che viene inaugurata all’incrocio fra via Crispi e via del Toro. Subito ottiene un riscontro positivo da parte dei triestini e l’anno successivo la famiglia decide di prendere in gestione un altro locale più ampio, la trattoria Eufemia di via Caprin.

Nel 1967 Carmine e Rosa Fierro assieme al figlio Andrea vanno alla ricerca di un ambiente in una posizione più centrale: dopo varie ricerche approdano in via Caccia e rilevano una vecchia osteria trasformandola in pizzeria. Nulla è lasciato al caso e l’allestimento degli spazi interni e della grande “napa” che sovrasta il forno a legna (dalla quale prenderà il nome il locale) sono realizzati da un noto architetto milanese. Proprio questa posizione, a pochi passi da Largo Barriera Vecchia, sarà determinante per far conoscere anche fuori dai confini nazionali la fama di questo locale.

Negli Anni Ottanta la clientela inizia ad essere più esigente e le classiche pizze e il calzone non bastano più. «Mio marito – continua la signora Giuliana – è sempre stato attento alle esigenze della clientela e ben presto inizia a proporre nuovi abbinamenti, come la pizza con le verdure, con le melanzane fritte, con il “fungitiello” (melanzane saltate in padella) oppure con salsiccia, scamorza e funghi porcini. Senza dimenticare la pizza Valtellina con bresaola, grana e rucola (condita con olio, sale e limone, però dopo la cottura)».

Nel 2005 Andrea, figlio di Carmine e Rosa, viene a mancare prematuramente ma la famiglia continua a portare avanti la tradizione e nel 2008 diversifica l’attività con l’acquisizione di un altro punto vendita in via XXX Ottobre, mentre nel 2015 approda a Barcola con “L’Affonda”.

Da oltre un decennio l’impegno e la costanza profusa dai titolari è riconosciuta dalla celebre guida del Gambero Rosso pizzeria. Per celebrare i 50 anni di attività, oggi dalle 19, la famiglia Fierro organizza un party con musica anni 60 e 70 e con tanto di torta da gustare in compagnia dei clienti più affezionati: insomma una vera e propria festa di compleanno fra amici.

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