Aumentate del 42,8% le richieste di cittadinanza degli stranieri

CERVIGNANO. Nel capoluogo della Bassa aumentano del 42,8 per cento in un anno le richieste di cittadinanza da parte di cittadini stranieri. Al 31 dicembre 2014 le pratiche gestite dal personale dell’ufficio anagrafe sono state in tutto 46 mentre al 31 dicembre dello scorso anno i provvedimenti gestiti, tutti conclusi con esito positivo, sono stati 70. Le richieste di cittadinanza italiana arrivano soprattutto da cittadini balcanici extra comunitari, persone già da tempo inserite all’interno della comunità. In aumento la presenza di stranieri sul territorio comunale. Su un totale di 13.844 abitanti, il Comune più popoloso della Bassa, oggi gli stranieri sono 1529 (nel 2014 erano 1523): 749 uomini e 780 donne. Le comunità più numerose sono quella romena (453 unità), albanese (206) e croata (158 unità). La popolazione straniera ha fatto registrare un progressivo aumento nel corso degli anni e questo ha portato l’amministrazione a pianificare una serie di progetti e percorsi finalizzati all’integrazione.
L’assessore alle politiche sociale, Federico Gratton spiega: «I cittadini stranieri residenti sul territorio sono certamente in aumento. La normativa italiana, salvo eccezioni, prevede il rilascio della cittadinanza una volta trascorsi i primi dieci anni di residenza sul territorio regionale. Il nucleo maggiore di "nuovi italiani" è composto da persone originarie dell'Est Europa, in particolare dai Balcani, che si sono perfettamente integrate e che ormai sono parte attiva della vita della comunità. I cittadini stranieri a Cervignano non necessitano di particolari misure di sostegno. Per quanto concerne il sociale, i problemi sono i medesimi che hanno gli italiani: casa, lavoro, contributi al pagamento di bollette e affitti. La crisi economica, in altre parole, non ha guardato a passaporti o colore della pelle, ha colpito la popolazione in modo indistinto e uniforme».
Gratton parla anche della valorizzazione del patrimonio culturale e umano. «Da ormai diversi mesi – dice - il Progetto Giovani organizza “cene etniche” con protagoniste le comunità presenti in città. Le associazioni locali e i residenti hanno dimostrato apertura e attenzione. Il compito delle istituzioni è quello di rendersi il più possibile accessibili e comprensibili a chi si avvicina in cerca di servizi e sostegno ed è proprio quello che stiamo facendo. Una pubblica amministrazione aperta e attenta, che sappia comunicare, aiutare e integrare. Per il futuro, il Comune di Cervignano continuerà a lavorare proprio in questa direzione».
Elisa Michellut
Riproduzione riservata © Il Piccolo








