Aumenti, incentivi, bonus e assunzioni: cosa ci aspettiamo dal 2021

Una mini-guida alle misure previste nella legge di Bilancio

TRIESTE Più ancora degli anni precedenti, la legge di Bilancio 2021 è arrivata nelle aule parlamentari praticamente blindata dal lavoro fatto dal governo prima e dalle varie commissioni poi. Il dibattito sulle misure è stato contingentato al massimo per ragioni di tempo. Inevitabile che buona parte del pacchetto di misure - illustrate nei box e nel grafico in queste pagine e in quelle successive - abbia una filosofia comune: sostenere il Paese duramente colpito dall'emergenza Covid.

Più soldi in busta paga.

Tra i provvedimenti approvati c'è anche la stabilizzazione del taglio del costo del lavoro (cuneo fiscale) che si traduce in un aumento dello stipendio per una platea di quasi 16 milioni di dipendenti. Il via libera è arrivato non senza qualche brivido, perché l'articolato inserito nel testo della Legge di bilancio non stanziava le risorse necessarie per garantire l'aumento di 1.200 euro in busta paga per l'intero 2021 a favore di chi ha un reddito entro i 28 mila euro annui. È stato necessario un decreto varato successivamente dall'esecutivo per stanziare le nuove risorse e confermare la misura già in vigore da luglio scorso. Nello specifico, chi percepisce fino a 28 mila euro l'anno di reddito incasserà (così come sta già facendo da luglio, ndr) 100 euro in più in busta paga, mentre per chi ha un reddito compreso tra i 28 mila e i 35 mila euro, il bonus sarà di 80 euro. Dai 35 mila euro di reddito annui il bonus inizierà a calare progressivamente, fino a esaurirsi alla soglia dei 40 mila euro di reddito.

Il settore auto.

Importante anche il contributo dato al settore auto, con l'obiettivo di rilanciare le vendite in chiave di riduzione delle emissioni di Co2. Due nello specifico le misure che vanno in questa direzione: la proroga degli incentivi per l'acquisto di nuove vetture, con o senza rottamazione, e l'introduzione di un bonus per l'acquisto di auto elettriche. Per quanto riguarda gli incentivi, per la classe di emissioni di Co2 comprese tra 0 e 21 g/km (sostanzialmente le elettriche) sono previsti 10 mila euro di sconto in caso di rottamazione di un veicolo con almeno 10 anni di vita; lo sconto scende a 8 mila euro senza rottamazione. Per i veicoli con emissioni Co2 tra 21 e 60 g/km (ibride ricaricabili) lo sconto è di 6.500 euro con rottamazione e di 3.500 senza, mentre nella classe che comprende anche i motori termici (emissioni di Co2 da 61 a 135 g/km) sono previsti 3.500 euro di bonus, ma solo in caso di rottamazione di una vecchia auto. Introdotto poi un contributo pari al 40% delle spese sostenute dall'acquirente con Isee inferiore a 30 mila euro, che compra, anche in leasing, un'auto elettrica di potenza inferiore a 150 kW e con un prezzo di listino inferiore a 30.000 euro al netto dell'Iva. La vettura va acquistata entro il 31 dicembre del 2021: il governo ha stanziato un budget di 20 milioni di euro e lo sconto non è cumulabile con altri contributi statali. I dettagli saranno stabiliti da un decreto attuativo del ministero dello Sviluppo economico.

Tra le misure approvate anche l'abolizione o la riduzione dell'ecotassa per chi acquista auto "inquinanti". Per le auto con emissioni di Co2 tra 161 e 190 g/km la tassa è stata abolita, per le altre categorie è stata ricalcolata nel modo seguente: Co2 tra 191 e 210 g/km, 1.100 euro; tra 211 e 240 g/km, 1.600 euro; tra 241 e 290 g/km, 2.000 euro; oltre 250 g/km, 2.500 euro. Aumenta di 9,95 euro, invece, la tariffa per la revisione dei veicoli a motore e dei loro rimorchi, ma contestualmente viene introdotta una misura compensativa: il buono "veicoli sicuri". Si tratta in pratica di uno sconto di pari importo dell'aumento (9,95 euro) da assegnare ai proprietari di veicoli che sottopongono nei prossimi tre anni a revisione un mezzo. Il buono può essere utilizzato una sola volta e per un solo mezzo. L'efficacia e le modalità attuative del buono sono affidate a un decreto che dovrà emanare il ministero dei Trasporti.

La sanità.

Anche la sanità recita un ruolo importante sul fronte dei settori maggiormente interessati dalle misure della manovra. Tra i provvedimenti principali, lo stanziamento - durante il passaggio parlamentare del testo - di ulteriori 650 milioni per assumere 3 mila medici e 12 mila infermieri per somministrare i vaccini anti Covid. Stanziati inoltre 400 milioni per acquistare i vaccini e ulteriori 850 milioni per il pagamento delle indennità di medici e infermieri. Per far fronte all'emergenza sanitaria, inoltre, siringhe, tamponi e vaccini saranno senza Iva.

Capitolo pensioni

Non presenta grandi novità, invece, il capitolo che riguarda le pensioni, che comunque introduce importanti proroghe. Ci sarà infatti la possibilità anche nel 2021 di utilizzare l'Ape sociale, l'anticipo pensionistico che consente ai lavoratori con almeno 63 anni di età e 30 anni di anzianità contributiva (36 per i gravosi) di lasciare prima l'impiego in presenza di specifici requisiti (tra cui stato di disoccupazione e assistenza del coniuge o di un parente di primo grado). Via libera per un altro anno anche a Opzione donna, la misura che permette alle lavoratrici di andare in pensione se, entro il 31 dicembre del 2020, hanno compiuto 58 anni di età (59 anni le autonome) e accumulato 35 anni di contribuzione. Chi sceglie Opzione donna, però, vedrà l'assegno calcolato interamente con il metodo contributivo. Il 2021, inoltre, sarà l'ultimo anno in cui resterà in vigore Quota 100, la misura che consente di lasciare in anticipo il lavoro in determinate circostanze quando si hanno almeno 62 anni di età e 38 di contribuzione.

 

Dagli occhiali a cuochi e rubinetti: un anno di bonus tra novità e conferme

Alcuni sono rodati e collaudati, altri nuovi di zecca. In molti hanno già ribattezzato quella da poco approvata in Parlamento "la manovra dei bonus". Effettivamente la definizione è calzante, perché tra agevolazioni di nuovo conio e sconti fiscali prorogati ce ne sono davvero per tutti i gusti. A pagina II e III di questo inserto, si descrive il contributo che lo Stato dà ai proprietari di casa che riducono l'affitto e si parla di tutto ciò che concerne l'auto, mentre nella pagina precedente sono illustrati tutti gli aiuti che riguardano l'universo famiglia.

Qui, invece, si fa una carrellata dei bonus principali prorogati, come ad esempio il pacchetto legato ai lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico (bonus mobili e giardini inclusi). Non mancano, però, le novità, come le agevolazioni legate all'acquisto di lenti correttive o dei depuratori per l'acqua potabile. Molte di queste misure, prima di diventare operative, hanno bisogno di decreti ministeriali o di chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate che sanciscono modalità e criteri d'utilizzo. Tra questi, anche il bonus da mille euro per sostituire la rubinetteria con prodotti che consentono un risparmio idrico. La Legge di bilancio non chiarisce se questo nuovo bonus sia o meno cumulabile con lo sconto Irpef del 50% garantito dal bonus ristrutturazioni. Spetterà a un decreto del ministero dell'Ambiente fare luce anche su questo aspetto. --

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