Auto finisce nella scarpata muore carabiniere del 13°

La vittima è Fabrizio Spagnoli, originario di Teramo. Aveva 33 anni Lo schianto l’altra notte lungo la discesa che da Loqua porta a Salcano
Di Stefano Bizzi

Fabrizio Spagnoli è morto sul colpo. Il trentareenne carabiniere scelto del 13° Reggimento “Friuli Venezia Giulia” è deceduto nella tarda serata di martedì in seguito ad un grave incidente automobilistico avvenuto in Slovenia.

L’uomo, originario di Teramo ma in forza al reparto di via Trieste dal 2007, stava percorrendo a bordo di una Volkswagen Golf la strada regionale Salcano-Loqua quando, per cause ancora da chiarire, ha perso il controllo della vettura finendo fuori strada. Secondo le ricostruzioni della polizia d’oltreconfine, l’auto viaggiava verso Nova Gorica.

Erano le 22.15 quando Spagnoli ha perso il controllo del veicolo. La macchina ha sbandato verso sinistra e, dopo aver invaso la corsia opposta, è finita nella scarpata. La Golf si è cappottata, ha rotolato più volte su sé stessa per poi terminare la sua corsa in posizione di marcia sulle quattro ruote. A risultare fatale per il conducente sarebbe stato l’impatto con un albero. Nel cappottarsi la vettura ha sbattuto con il tetto contro un tronco. Il colpo ha schiacciato l’uomo. Le gravi lesioni riportate hanno reso vano successivo intervento dei soccorritori che, per quanto sia stato immediato, non è stato certo agevole.

Secondo quanto riferito dalle autorità slovene, l’ambulanza della Zravnica Dom di Nova Gorica è arrivata in pochi minuti, ma l’automobile di Spagnoli si trovava 21 metri più in basso rispetto al livello della carreggiata. Anche in condizioni ideali raggiungerla non sarebbe stato facile, il buio e la pioggia hanno complicato il compito dei soccorritori. In ogni caso, il medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo e disporre l’autopsia. L’esame della salma sarà eseguita all’Istituto di medicina legale di Lubiana. Il recupero del corpo, come quello della vettura, ha richiesto il supporto dei vigili del fuoco di Nova Gorica che per estrarre la vittima dalle lamiere hanno dovuto tagliare l’abitacolo. Per permettere il recupero del veicolo i soccorritori hanno dovuto lavorare circa tre ore. Fino all’1.15 di notte in località Prevala è stato istituito un senso unico alternato. Dell’incidente è stato informato anche il tribunale di Nova Gorica. L’uscita di strada non ha coinvolto altri mezzi ed è avvenuta circa trecento metri più a valle del bivio per il santuario di Montesanto, in un tratto in discesa, rettilineo e privo di guard-rail. La strada in molti punti presenta pendenze significative ed è piuttosto tortuosa, con parecchie curve e tornanti, ma al di là del tragico incidente di martedì, nel tratto costato la vita a Spagnoli la protezione non sembra essere necessaria. Più a monte si trova una leggera curva a sinistra che, anche in caso di difficoltà, non nasconde particolari pericoli: anche affrontandola ad una velocità inadeguata, i veicoli andrebbero a sbattere contro il terrapieno, non certo fuori strada. Dolce è anche la variazione di direzione successiva. A meno di un malfunzionamento meccanico o di un colpo di sonno, nessuna delle due situazioni sembra essere pericolosa per chi è diretto verso Nova Gorica. Martedì sera però la pioggia potrebbe avere giocato un ruolo decisivo e non si può al momento escludere neppure che un animale abbia tagliato la strada al carabiniere del 13° Reggimento Fvg. Al momento non è noto dove fosse stato il trentatreenne abruzzese. Di certo c’è solo che gli rimanevano meno di 5 chilometri prima di terminare la discesa e raggiungere l’incrocio di Salcano per poi rientrare in Italia. Ora, per il rimpatrio della salma i familiari dovranno attendere il nulla osta del medico legale.

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