Auto in divieto sui park disabili: multe più salate fino a 165 euro
Stretta sui furbetti che parcheggiano negli stalli per disabili o che lasciano il proprio mezzo nelle Apu, le aree pedonali urbane. Per entrambi gli spazi sono entrate in vigore le nuove sanzioni e a ricordarlo ai triestini è stata ieri la Polizia Locale, con un post sulla pagina ufficiale Facebook “Agente Gianna”.
Attenzione anche nell’utilizzo del tagliando che attesta la titolarità a usare il posteggio per i portatori di handicap, esibito talvolta da chi guida un’auto senza trasportare però la persona intestataria del permesso.
«Gli importi sono aumentati ma soprattutto - spiegano dall’ufficio stampa della Polizia Locale - cambia l’aspetto dei punti decurtati dalla patente, prima erano 2 per tutte le tipologie di uso improprio dello stallo per disabili soprattutto, adesso invece variano». Riepilogando il “tariffario”, scooter e moto che parcheggeranno su spazi per disabili senza averne il diretto dovranno pagare 80 euro, tutti gli altri mezzi 165, oltre a 4 punti tolti dalla patente.
Ammonta a 168 euro la cifra da sborsare per i veicoli che utilizzeranno il contrassegno in modo sbagliato, in questo caso saranno 6 i punti in meno. La mancata osservanza delle prescrizioni in atto sempre per i park per disabili, prevedono 87 euro di multa e 3 punti in meno. Si inaspriscono, come detto, anche le sanzioni per chi sceglie di lasciare la propria due ruote in un’area pedonale, 41 euro di multa, che salgono a 87 se si tratta di altri veicoli.
Sempre dall’ufficio stampa della Polizia Locale sottolineano come a Trieste gli indisciplinati ci sono, e che il problema delle soste sui posti dei disabili è particolarmente sentito e segnalato dalla centrale operativa. Una piaga che rileva anche Carlo Grilli, assessore comunale alle Politiche Sociali.
«Per esperienza personale - ricorda - in alcune vie centrali tempo fa capitava che un posto fosse occupato molto spesso impropriamente, una volta su due. Quando qualcuno impegna lo spazio in modo abusivo, si chiede l’intervento dei vigili e il mezzo viene di solito rimosso in tempi brevi, ma se capita di notte, ad esempio, è complicato, con la conseguenza che la persona non riesce a raggiungere agevolmente il suo domicilio per andare a dormire. E questo è un atto di incivilità».
E altrettanto grave secondo Grilli è l’uso improprio del contrassegno, «è una piaga che va combattuta - sottolinea - si nega la possibilità di usare uno strumento a chi è fragile. Ben vengano quindi le sanzioni più pesanti, ma la speranza è che la gente non cambi atteggiamento perché le multe sono più salate, che modifichi il proprio comportamento perchè si renda conto quanto è importante rispettare chi ha difficoltà nella deambulazione. Auspico che capiscano che quel posto non è un privilegio, ma la possibilità, per chi ha problemi, di parcheggiare vicino a casa». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo