Avanza la pista ciclabile da Grado a Monfalcone

Via libera della Regione, sono pronti a riprendere i lavori per il completamento della pista ciclabile tra Grado e Monfalcone, che potrebbe essere ultimata entro l’inizio dell’estate 2016. La notizia è arrivata ieri, quando la Provincia ha annunciato di aver ottenuto dalla Regione (con delibera datata 22 maggio) spazi finanziari per 350mila euro, e di poter così riavviare il cantiere fermato lo scorso anno per il Patto di Stabilità. Nel luglio 2014 era stato inaugurato il primo tratto della pista ciclabile, dal Caneo al ponte sul canale Isonzato. Da lì si ripartirà tra qualche mese, per ultimare i circa 25 chilometri fino a Monfalcone. Il costo totale dell’opera è di 1.980.000 euro, ma per il 2015 la Provincia si farà bastare i 350mila euro “liberati”, nella convinzione di poter ottenere il resto della somma – già interamente finanziata dalla Regione – nel 2016. A giorni, ha spiegato ieri l’architetto Carlot della Provincia, sarà pubblicata la gara aperta, poi ci vorranno un paio di mesi per affidare i lavori e il cantiere dovrebbe aprire a fine estate. Nel 2016, con l’arrivo dei nuovi fondi, si procederà con il resto dei lavori. L’obiettivo è quindi quello di inaugurare la pista ciclabile Grado-Monfalcone finalmente completa per l’inizio dell’estate 2016.
«La nostra speranza era di poter essere più avanti di quanto siamo oggi, ma il Patto di Stabilità ci ha legato le mani – ha spiegato l’assessore provinciale Donatella Gironcoli -. Dobbiamo però dare atto alla Regione di esserci venuta incontro e di aver sposato le nostre idee: puntiamo molto sul cicloturismo e su un futuro fatto di mobilità sostenibile». Un concetto sottolineato anche da Elisabetta Medeot, consigliere provinciale gradese, che ha ricordato come un turismo “lento” e “verde” possa permettere ai visitatori di «apprezzare le eccezionali bellezze naturalistiche del territorio, dalla Val Cavanata all’Isola della Cona». Per il nuovo tratto della pista ciclabile, il tracciato utilizzerà in parte la viabilità ordinaria (segnalata e protetta), e in parte sfrutterà un sedime dedicato, ricavato il più possibile su viabilità campestre e percorsi esistenti. L’attenzione per il paesaggio è segnalata anche da scelte “green” come l’utilizzo di sistemi di consolidamento del sedime ecosostenibili, e staccionate in materiale plastico riciclato, che abbatteranno notevolmente anche i costi di manutenzione. Interessante poi la valorizzazione di strutture come l’idrovora dell’Isonzato, che sarà recuperata e, almeno in parte, aperta al pubblico, mentre nel tratto si inoltra nel parco della Cona non verranno realizzati nuovi osservatori, bocciati dai piani di zona dei Comuni interessati. La Provincia proverà infine a sciogliere il nodo relativo allo sbocco della pista ciclabile, a Monfalcone. Il progetto prevede l’innesto sulla regionale 14, punto giudicato piuttosto pericoloso: si tenterà di reperire risorse per allungare il percorso nei pressi della cartiera.
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