Avvocato sotto inchiesta dopo l’arringa in aula

Non se l’aspettava affatto di trovarsi sotto indagine. E per giunta per un’affermazione pronunciata in un’aula di tribunale, cioè mentre esercitava la propria professione di legale. L’avvocato Giovanna Augusta de’ Manzano, spesso in difesa di donne perseguitate e vittime di violenze, è stata querelata per diffamazione.
La vicenda giudiziaria che la vede coinvolta riguarda in particolare una causa di divorzio tra un uomo, in passato già condannato per stalking, e l’ex compagna.
Nel corso di un’udienza avvenuta nelle scorse settimane de’ Manzano, oltre ad aver fatto riferimento alla condanna e ad aver ricordato che il marito era già stato oggetto di un ordine di allontanamento dalla donna e che i figli erano stati affidati alla madre, ha aggiunto che la sua cliente è stata anche vittima di violenza sessuale.
Ma l’abuso, per quanto emerso nei colloqui tra la legale e l’assistita, non sarebbe mai stato effettivamente denunciato alle forze di polizia che si sono occupate delle vicende familiari. Negli atti, infatti, non c’è traccia di ciò.
Ecco, insomma, la frase incriminata: un riferimento a una violenza sessuale.
E per questo motivo l’ex marito della vittima ha querelato l’avvocato. Il nuovo fascicolo è ora nelle mani del pubblico ministero Massimo De Bortoli.
De’ Manzano, dal canto suo, è indignata. «La mia assistita - commenta l’avvocato - ha tutta la mia ammirazione per la forza che ha dimostrato nel riuscire ad uscire dalle dinamiche di violenza a cui era sottoposta all’interno della sua relazione sentimentale. Spero – osserva ancora la legale – che, anzi, questa persona possa essere d’esempio per altre donne che purtroppo vivono quotidianamente situazioni analoghe. Io, ricordo, mi sono sempre occupata si soggetti deboli e per farlo mi sono presa personalmente in casa persone con disagio. Ad esempio ricordo quando ho ospitato una mia cliente, una mamma in difficoltà, che aveva perso la casa. Mi sono quindi sempre impegnata, professionalmente, per la tutela di chi è in difficoltà – sottolinea l’avvocato – per questo non capisco questa accusa. Stiamo parlando di una frase detta nel corso di un’udienza».
Per questa vicenda de’ Manzano è difesa dall’avvocato Roberto Mantello. «La collega in questo caso ha semplicemente svolto un’incisiva difesa delle ragioni della cliente – puntualizza il collega – e, comunque, va detto che si riferiva a fatti ben datati per i quali nessun procedimento poteva o può essere più oggi iniziato».
(g.s.)
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