Azionisti della Popolare Vicenza in rivolta

Oltre 200 richieste di assistenza alla Federconsumatori dopo la svalutazione dei titoli della banca. Ipotesi “class action”

TRIESTE Una richiesta di risarcimento danni. Tanto per cominciare. Nell’auspicio di arrivare subito a una soluzione stragiudiziale. «Altrimenti si andrà alle vie legali». La Federconsumatori è decisa a utilizzare tutti i mezzi che la legge mette a disposizione dei risparmiatori, pur di andare incontro alle richieste, sempre più pressanti, che da giorni arrivano ai suoi sportelli da parte di possessori di azioni della Banca popolare di Vicenza. «Sono oltre 200, tra Trieste e Monfalcone, le persone che si rivolgono a noi - spiega il responsabile per Trieste della Federconsumatori, Angelo D’Adamo -. Andremo fino in fondo pur di garantire loro la giusta tutela».

Il problema è presto spiegato. Il consiglio d'amministrazione della banca, poco più di un mese fa, in occasione di un’assemblea degli azionisti che molti presenti hanno definito “infuocata”, aveva comunicato la svalutazione del valore delle sue stesse azioni nella misura del 23,2 per cento. «Facendo così perdere improvvisamente a coloro che avevano investito nei titoli dell'istituto - precisa D’Adamo - una considerevole parte dei loro risparmi. C’è chi ha perso fino a 20 o 30mila euro. La banca - aggiunge riportando ciò che gli hanno riferito i risparmiatori allo sportello di via Matteotti 3 - aveva sempre assicurato agli investitori che, trattandosi di azioni il cui valore non veniva determinato in borsa, ma dal consiglio d'amministrazione, non vi erano rischi. Affermazione che i clienti, molti dei quali con scarsa cultura finanziaria, avevano giudicato sufficiente». Alcuni consumatori parlano anche di un’asta al ribasso, che la banca starebbe preparando per la fine di luglio «per verificare se, diminuendo progressivamente il valore, si troveranno compratori».

Vista l'urgenza e il fatto che il un numero delle persone coinvolte sta crescendo, la Federconsumatori ha deciso di dedicare il martedì pomeriggio, nella sede di via Matteotti 3, (tel. 040.773190), all’assistenza dei risparmiatori «che potranno essere consigliati da esperti – conclude D’Adamo – sulle azioni da intraprendere».

La banca vicentina ha intanto diffuso un comunicato nel quale si afferma che «il cda, esaminata la stima effettuata dall’esperto indipendente designato dall’istituto, così come previsto dallo Statuto – si legge nel testo - ha deliberato di proporre all’approvazione dell’assemblea dei soci un valore dell’azione pari a euro 48. La determinazione di tale valore è riconducibile agli effetti del “Comprehensive Assessment”, cioè della valutazione sullo stato di salute della banca, effettuato dalla Bce e ai conseguenti impatti sul patrimonio e sul target di capitale». Il presidente della banca, Gianni Zonin, ha aggiunto che: «L’evoluzione del contesto normativo e regolamentare, unito agli effetti della lunga crisi economica, hanno indotto il cda a proporre un adeguamento del valore dell’azione coerentemente con le rigorose analisi condotte dal perito indipendente».

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