Bagno in mare vestite: al Pedocin di Trieste la protesta contro un gruppo di donne musulmane

Per riportare la calma è dovuta intervenire la security dello stabilimento. Altre bagnanti si sono schierate in loro difesa

Il Pedocin di Trieste con il tradizionale muro che divide uomini e donne (Lasorte)
Il Pedocin di Trieste con il tradizionale muro che divide uomini e donne (Lasorte)

TRIESTE Mentre a Monfalcone continua il dibattito sull’eventualità, paventata dalla sindaca Cisint, di vietare l'ingresso in mare con i vestiti sulla spiaggia di Marina Julia, dall’altra parte del golfo di Trieste va in scena un’inedita protesta contro un gruppo di donne musulmane che, per l’appunto, voleva fare il bagno in acqua vestite, così come prescrive la loro religione.

È accaduto oggi, domenica 13 agosto, al bagno Lanterna di Trieste, il famoso Pedocin che, unico in Europa, dal 1903 vede un muro dividere gli uomini dalle donne con bambini.

Il gruppo di donne, che era entrato naturalmente nella sezione femminile, stava per entrare in acqua, quando da parte di alcune bagnanti si è levata una voce di protesta: "Qui vestite il bagno non ve lo fate". 

Una vera e propria protesta tra gli ombrelloni, tanto che è dovuta intervenire anche la security dello stabilimento per tentare di riportare la calma.

Le donne sono rimaste un po' disorientate, qualche bagnante ha preso le loro difese, ma chi protesta non demorde, spiegando che si tratta di un “problema di pulizia: con quegli abiti se ne sono andati in giro ovunque, non è igienico", spiega una signora. 

Nel frattempo altre bagnanti, come detto, sono intervenute in difesa del gruppo di donne musulmane, appellandosi al "diritto costituzionale di fare bagno come si vuole" e ricordando la libertà di religione.

In spiaggia al Pedocin con velo e abiti lunghi
Una donna passeggia in burkini al Pedocin

A quel punto il gruppo di donne musulmane, che voleva solo fare un bagno e mai immaginava un bagarre del genere, ha chiesto lumi ai proprietari dello stabilimento: "Cosa dice il regolamento?". I pareri sono discordanti. I regolamento dello stabilimento che ha eretto un muro tra uomini e donne non prevede la casistica di "donne che vogliono fare il bagno vestite".

Già qualche anno fa il tema del burkini al Pedocin aveva infiammato l’estate triestina, con le habitué del luogo che avevano alzato la voce, anche in quell’occasione, contro una novità a loro dire poco igienica. L’allora vicesindaco Roberti aveva anche ipotizzato di vietarne l’uso, sollevando anche le critiche della curia.

Trieste, il vicario della diocesi: un diritto portare il burkini
Anche una donna in burkini nel mare del "Pedocin"

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