Bambini, prof e genitori rimettono a nuovo la scuola

Un centinaio di alunni e adulti si ritrovano all’istituto Tiziana Weiss di Rozzol per pulire il giardino, tinteggiare le inferriate, coprire le crepe e colorare le pareti
Bambini intenti a rendere più bella la loro scuola
Bambini intenti a rendere più bella la loro scuola

Colori, musica, sorrisi di bambini pronti a vivere il rapporto con la scuola in una modalità diversa, partecipata, alternativa a quella tradizionale. È stata una bella festa ieri mattina quella che si è svolta in strada di Rozzol, sede della media Stuparich e della elementare “Giotti”, entrambe inserite nell’Istituto comprensivo Tiziana Weiss. Un appuntamento che ha coniugato la gioia dello stare assieme fra piccoli studenti, genitori e insegnanti, tutti occupati in piccoli lavori di restauro e abbellimento dell’edificio e del giardino che costituiscono la struttura e l’impegno nel creare una sede migliore, accogliente, semplicemente più bella. Il tutto nell’ambito del progetto “Nontiscordardimè – Operazione scuole pulite”, proposto da Legambiente e accolto da decine di scuole distribuite su tutto il territorio nazionale, che consiste nella realizzazione di interventi di pulizia e miglioria, con un obiettivo, quello di vincere il premio per l’operazione più efficace.

E così ieri, per l’intera mattinata, complice una splendida giornata di sole, più di un centinaio di persone, dai più piccoli delle elementari ai genitori, agli insegnanti, si sono adoperati per completare lavori di giardinaggio e tinteggiature di inferriate, realizzare pannelli vivacemente colorati per coprire le pareti rese opache dal tempo e dalle crepe, pulire le aiuole. Divisi in squadre, ciascuna delle quali aveva uno specifico compito, i partecipanti hanno contribuito ad abbellire l’edificio che li ospita nelle ore di lezione, trasformando quello che, all’apparenza, poteva sembrare poco più di un gioco, in un esercizio di partecipazione diretta alla gestione del bene comune, in questo caso la scuola.

«Si tratta di un esperimento di cittadinanza attiva - ha spiegato il dirigente scolastico Pietro Russian - che presenta riscontri di notevole rilievo per i ragazzi, che così affinano il loro senso di responsabilità nei confronti della scuola e delle strutture che la caratterizzano, favorendo l’interazione fra bambini, genitori, insegnanti, tutti tesi a raggiungere un obiettivo comune». Raffaella Tolusso, rappresentante del neo costituito Comitato dei genitori, ha subito promesso che «l’esperienza fatta in questa occasione dovrà essere ripetuta».

Cogliendo al volo l’occasione, la squadra destinata agli interventi di giardinaggio ha provveduto anche a piantare una cinquantina di bulbi di tulipani «che contribuiranno, con i loro vivaci colori - hanno spiegato alcuni genitori - a rallegrare l’ambiente e a rendere più piacevole l’arrivo a scuola dei nostri figli».

I piccoli studenti della Giotti e della Stuparich hanno manifestato grande entusiasmo e interesse per il concorso fotografico, anch’esso promosso da Legambiente, intitolato “La scuola in un click”, che aveva già riscosso notevole successo di partecipazione nelle precedenti edizioni della manifestazione. Le classi e le scuole coinvolte nella giornata del “Nontiscordadimé” sono state invitate a inviare agli organizzatori le immagini più significative della giornata. I tre migliori servizi fotografici saranno premiati con un kit per la lettura, le energie rinnovabili e il gioco.

Entusiasti, i bambini hanno espresso con parole dettate dalla spontaneità lusinghieri commenti all’indirizzo dell’iniziativa. «Non mi sono mai divertita tanto a scuola», ha detto una delle bambine impegnate nella realizzazione dei pannelli, mentre due piccole della prima elementare, munite ciascuna di una scopetta, non hanno risparmiato energie pur di «rendere più pulito l’ingresso della nostra scuola», hanno confessato.

Nell’occasione, sono stati anche rinfrescati sull’asfalto i colori dei tracciati di “Pedibus”, l’iniziativa che prevede che i bambini, accompagnati da un adulto, si abituino a raggiungere la loro scuola a piedi, rinunciando all’automobile dei genitori o al mezzo pubblico.

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