«Bandiera titina? Gentile e Ziberna pensino alla X Mas»

«Anpi è un’associazione che anche a Gorizia conta centinaia di iscritti, di vari partiti e formazioni politiche, che vogliono ricordare la lotta di Liberazione e si riconoscono nei valori dell’antifascismo. La nostra associazione non dimentica le lacerazioni e i lutti che il regime di Mussolini inflisse a chi vi si opponeva e l’azione di repressione nei confronti dei cittadini goriziani di lingua slovena. Risultano pertanto incomprensibili gli attacchi portati all’iniziativa da parte del capogruppo di Forza Italia e addirittura dal sindaco della città».
A scrivere è Anna Di Gianantonio, presidente dell’Anpi di Gorizia. «Le bandiere che compaiono nella foto sono la bandiera della Divisione Garibaldi Natisone, che perse oltre 1000 combattenti durante la Resistenza, e l’altra è la bandiera dei partigiani jugoslavi che combatterono come alleati contro le forze dell’Asse. I due esponenti politici mostrano sdegno per questi simboli, ma non provano la stessa indignazione verso i labari della Decima Mas, formazione del golpista Junio Valerio Borghese alle dipendenze dei nazisti, che continuano a ricevere nel palazzo del Comune con tutti gli onori. Né gesti di ferma condanna sono stati espressi verso esponenti politici che hanno fatto in aula il saluto romano o si sono allontanati quando altri colleghi hanno preso la parola in lingua slovena. Non è la nostra associazione a dover prendere le distanze dalle dittature, ma coloro i quali non ricordano che la loro libertà di parola è stata ottenuta grazie a chi contro il regime nazi-fascista si è battuto».
Di Gianantonio ricorda che «la celebrazione di sabato 21 settembre ha ricordato la Battaglia di Gorizia, la prima battaglia partigiana in Italia. In città confluirono i lavoratori delle fabbriche del monfalconese che, insieme ai partigiani sloveni e alla divisione “Torino” del generale Malaguti, cercarono di opporsi all’invasione da parte dei nazisti. Il combattimento lasciò sul campo oltre 80 vittime che morirono per fermare l’occupazione e la successiva annessione del territorio al Terzo Reich. Tutte le forze democratiche dovrebbero celebrare la ricorrenza». —
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