«Barche ostaggio del fango». Sos dal rio Ospo

Serve un dragaggio che consenta ai diportisti di navigare in caso di bassa marea. E il Comune bussa all’Autorità portuale
Lasorte Trieste 09/08/13 - Rio Ospo
Lasorte Trieste 09/08/13 - Rio Ospo



Il rio Ospo e il torrente Fugnan hanno uno stesso problema: la necessità di un dragaggio. A confermarlo è il Comune di Muggia, che ha ufficialmente inoltrato una doppia richiesta di risoluzione di tale problema all’Autorità di Sistema portuale del mare Adriatico orientale.

Partiamo dal rio Ospo. Da tempo i diportisti assegnatari dei posti barca nella zona evidenziano all’amministrazione comunale l’impossibilità da parte dei natanti di raggiungere il mare aperto in concomitanza con la bassa marea. La motivazione è data dall’accumularsi di materiale fangoso e detriti proprio in corrispondenza della foce.

Quella del torrente Fugnan è invece una storia più complessa. Sin dall’epoca della giunta Nesladek, il Comune ha cercato di garantire il pieno rispetto dei parametri di legge per quanto concerne la qualità delle acque. L’ultimo intervento, in ordine di tempo, è stato l’ammodernamento della rete di smaltimento reflui da parte di AcegasApsAmga, ente gestore del servizio idrico integrato.

La problematica dell’inquinamento delle acque del torrente non è però ancora stata risolta. «A questo punto sembra evidente che il problema derivi dal bacino del Fugnan, che garantisce uno scarso ricambio delle acqu,e e dall’azione delle maree che non incide significativamente sul dilavamento. La soluzione, dunque, sembrerebbe essere solamente una: l’operazione di dragaggio», rileva il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Francesco Bussani.

«Chiaramente questo tipo di interventi, ricadendo nel Demanio marittimo, non spetta al Comune di Muggia, ma come amministratori non possiamo e non vogliamo estraniarci da criticità che coinvolgono il nostro territorio ed è per questo che, anche in quest’occasione, abbiamo offerto la nostra massima disponibilità per agevolare qualsiasi confronto con l’Autorità portuale», aggiunge il vicesindaco. Bussani si dichiara piuttosto fiducioso: «L’Autorità portuale si è dimostrata collaborativa e disponibile sin dal primo incontro, nel quale ho esposto le problematiche di ciascun caso evidenziando la valenza di questi interventi di manutenzione straordinaria per il nostro territorio. Confidiamo, quindi, secondo i tempi tecnici e le modalità più confacenti alla stessa Autorità portuale, che si possa giungere a una risoluzione di entrambe le criticità».—



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