Fra cavalieri, balli in costume e jeep militari: Gorizia porta in piazza la sua storia
Nel week end le rievocazioni storiche del “Gorithia Digital History Festival” promosso dalla Fondazione Carigo

Un trabucco medievale e una jeep militare dei primi anni Quaranta, sfarzosi abiti ottocenteschi, luccicanti armature e divise da trincea.
Apparentemente non hanno molto a che fare gli uni con gli altri, se non rappresentare tutti piccoli e grandi simboli di un passato più o meno lontano.
In realtà, però, sono stati ingredienti della stessa, suggestiva giornata in piazza Vittoria, che si è trasformata in una sorta di gigantesca macchina del tempo a cielo aperto ospitando le rievocazioni storiche del “Gorithia Digital History Festival” promosso dalla Fondazione Carigo con Erpac Fvg e Artisti Associati nel più vasto solco di “goGreen”.

Il suo obiettivo? Cercare di rendere la storia locale, e la sua narrazione, ancor più alla portata di tutti e ancor più coinvolgenti. Così sotto un sole decisamente estivo e davanti agli occhi incuriositi dei goriziani, ma pure di diversi gruppi di turisti in visita alla città, sia durante la mattinata sia nel pomeriggio si sono susseguite una dopo l’altra dimostrazione e rappresentazioni diversissime tra loro, ma tutte legate dal filo rosso della storia nel territorio transfrontaliero. Qualche esempio? In piazza Vittoria si sono sfidati a colpi di spade, asce bastoni e tante altre armi antiche i rievocatori di alcune associazioni della regione, che hanno riportato Gorizia ai tempi della Contea e di un medioevo fatto di cavalieri e dame, artigiani e servitori.

A rubare l’occhio e finire in centinaia di fotografie, poi, pure il trabucco ricostruito e posizionato in piazza dal Gruppo d’arme Guarnieri d’Urslingen di Farra d’Isonzo. «Noi abbiamo l’armeggio come attività principale – racconta Rosario Greco, uno dei rievocatori –, e oltre ad aver ricostruito un campo militare ci esibiamo nell’impiego di ogni tipo di arma del periodo storico compreso tra il 1300 e il 1500. Il tutto basandoci sui trattati storici ovviamente». La Pro Loco di Fogliano Redipuglia ha ricostruito in piazza un piccolo ambiente di trincea della Grande guerra, mentre l’associazione Trieste Ottocento ha proposto balli in abiti d’epoca, dal valzer alle polke, dalle mazurke alle quadriglie, in barba a temperature che rendevano non certo semplice il compito dei figuranti.
Ancora, grande curiosità per la Ford Gpw del 1942 restaurata ed esposta dall’associazione “Cingoli e ruote per conoscere la storia”, che gestisce un museo a Tricesimo. Si tratta di un mezzo militare appartenuto all’esercito statunitense, protagonista anche in riva all’Isonzo. «Con i nostri cimeli e le divise raccontiamo la parte finale della Seconda guerra mondiale, quando Gorizia venne liberata dai nazisti dalle forze jugoslave e poi si arrivò a tracciare il confine – racconta il rievocatore Fabio Tosolini –. In quel periodo anche i militari a stelle e strisce sono stati protagonisti della storia e della vita della città». I più curiosi e i più appassionati hanno avuto occasione di confrontarsi proprio con i componenti delle associazioni, chiedendo informazioni e approfondimenti, ma soprattutto i più piccoli si sono fatti catturare dalle evoluzioni dei cavalieri sotto le loro pesanti armature. Una giornata di festa che sarà replicata anche oggi, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19, aggiungendosi alle mostre immersive dello Smart space della vicina Fondazione Carigo, in via Carducci 2, dove è allestita la mostra “Gorithia: tra le pieghe del tempo”. —
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