Barcolana 56 festeggia il lavoro di squadra e guarda all’Australia
Progetto con il vincitore Arca per avere nel 2025 più barche da 100 piedi in regata
L’ultimo atto della 56.a Barcolana è andato in scena ieri mattina sul palco del Politeama Rossetti a Trieste, una lunga maratona tra video, anticipazioni e l’assegnazione di 123 premi ai migliori equipaggi in regata.
La vela italiana
«È stato un anno bellissimo per la vela italiana – ha ricordato Mitja Gialuz, presidente Svbg – per le medaglie d’oro olimpiche di Tita, Banti, Magetti, la vittoria eccezionale nella Coppa America femminile delle ragazze della Svbg su Luna Rossa proprio nei giorni della Barcolana. Ma, non è stato un anno facile per la famiglia della Barcolana stessa – ha proseguito Gialuz –: siamo però riusciti a trasformare degli episodi che ci hanno profondamente colpito, persone che ci hanno lasciato troppo presto, in un’energia positiva. Barcolana non ci sarebbe – ha concluso – se al nostro fianco non ci fossero le istituzioni, il gruppo di lavoro ampio, dal Consiglio direttivo al Consiglio di amministrazione di Barcolana srl, tutti coloro che sono seduti in questo teatro e quanti ogni anno ritornano la seconda domenica d’ottobre a Trieste».
i Trofei
I vincitori delle 15 categorie (assoluti e crociera) sono stati premiati con un tassello del quadro Barcolana 56 dell’artista Ester Maria Negretti. I primi a salire sul palco sono stati i Meteor, la classe più numerosa, che saranno protagonisti del Campionato mondiale 2026 che si svolgerà durante la Barcolana, le passere, con la vittoria di Nibbio che ha partecipato a tutte le edizioni, e via via tutte le altre classi, la Barcolana by Night, la Coppa Monotipi e i Trofei storici con tre novità: Trofeo Miro Cernaz, in memoria dello storico direttore mare della Svbg vinto da Nemesi di Lisa Saponaro; Trofeo Solaris, nato per celebrare i 50 anni del cantiere di Aquileia, vinto da Arishi, la barca brandizzata “Io sono Friuli Venezia Giulia” con a bordo le Frecce Tricolori capitanate da Giulia Pignolo; il Trofeo Challenge “La Mula de Trieste”, all’armatrice triestina con più partecipazioni alla Barcolana meglio classificata, assegnato a Cristina Orlando: è il bozzetto originale in bronzo della scultura “La Mula de Trieste”, realizzata dall’artista Nino Spagnoli, autore di alcune delle opere più iconiche di Trieste.
Le tre donne skipper
Le prime tre donne skipper classificate sono state premiate con il Trofeo Generali Women in Sailing che fa parte dell’omonimo progetto iniziato da Barcolana e Generali nel 2019 per promuovere l’inclusione nel mondo della vela. «Generali crede nella cultura della diversità e si impegna a perseguire questo obiettivo con azioni concrete – ha affermato Emma Ursich, responsabile per il Gruppo Generali della Corporate identity –. Il Trofeo Generali Women in Sailing, che registra una crescente attenzione tra i velisti, è parte di un progetto più ampio: si svilupperà lungo il corso di tutto l’anno e dalla valorizzazione dell’impegno di una singola persona in Barcolana si sta allargando ad una platea più ampia, con la messa a disposizione di nuovi strumenti a beneficio di circoli velici, atleti e allenatori». Le skipper premiate sono: Giulia Leghissa (Anywave Junior), Federica Mathion Tuniz (Bandito) e Gaja Kolarič (Hagazussa III). A Brava di Francesco Pison il Trofeo Fulvio Molinari e il Trofeo Narc; Trofeo Ifyr a Flying Dragon – Camillo Galiano; Trofeo Adac a Fidelity – Ultrasail Ug; Trofeo Giovanni Sigovich a Viktor di Franco Sedmak; Trofeo Città di Trieste alla Società Triestina della Vela; Trofeo Porto di Trieste a Pòra di Claudio Tonoli; Trofeo Rosa nei Venti a Petra Kliba – My Way; Trofeo Armatori Lni a Pegaso – Roberto Zambelli; Trofeo Fondazione CrTrieste a Arca Sgr – Furio Benussi; Trofeo Città di Monfalcone Tullio Sain a Prosecco Doc Shockwave 3 – Claudio Demartis, Pompeo Tria; Trofeo le Falesie a Strambapapà – Giovanna Micol e Michele Paoletti; Trofeo Fiv Challenge a Elfje di Eleven Eleven Ltd; Trofeo dell’Ultimo a Dixie di Danijel Dekleva.
Barcolana Special e Nave Vespucci
«L’edizione Special di Barcolana (in programma nel primo weekend di marzo, ndr) non sarà una regata – ha anticipato Gialuz –. L’idea, in collaborazione con gli altri circoli velici della regione, è di portare in mare tante barche per un abbraccio simbolico a nave Vespucci celebrandola con le scuole, gli ex comandanti e coloro che sono stati a bordo».
L’affollata platea è stata salutata da Nave Vespucci da Mumbai in un videomessaggio. «Coniugare Vespucci con Trieste – ha spiegato il contrammiraglio Jacopo Rollo – significa coniugare, alla fine di un momento storico irripetibile, l’icona della vela e della marittimità con una città che ha il mare e la tradizione marittima nel suo Dna».
Arca e l’iniziativa Australiana
L’equipaggio di Arca dopo essere stato consacrato vincitore della 56.a Barcolana, insieme alla Svbg è stato protagonista di un’iniziativa particolare: «Abbiamo chiuso la premiazione – così Gialuz – con la firma di una boa che ha fatto la storia della Barcolana, 26 edizioni, e l’abbiamo voluta firmare insieme a Furio Benussi e al suo equipaggio per lanciare simbolicamente un invito agli australiani a venire in Barcolana a sfidare Arca perché ci piacerebbe avere nel 2025 più cento piedi per aumentare ulteriormente il tasso tecnico della manifestazione».
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