Bassi fondali, rischio fuga dal Villaggio del Pescatore

Centinaia di diportisti si sono riuniti in comitato e chiedono con una petizione l’immediato dragaggio del canale marino che porta alla foci del Timavo
Di Fabio Malacrea
Lasorte Trieste 24/01/08 - Villaggio del Pescatore
Lasorte Trieste 24/01/08 - Villaggio del Pescatore

di Fabio Malacrea

MONFALCONE

Il Polo nautico di Monfalcone e il Villaggio del Pescatore ora rischiano di ritrovarsi davanti a una “fuga” di imbarcazioni. Colpa dell’insabbiamento del canale di accesso alle foci del Timavo, dall’incrocio con il canale della Peschiera (Marina del Timavo) fino a quello con il Villaggio del Pescatore, che ha già provocato decine di imbottigliamenti di barche con ormeggio nel Locovaz, nei Tavoloni e nel canale Est-Ovest. E insorgono i diportisti, tanto da costituirsi in comitato spontaneo, raccogliere firme per una petizione da inviare a tutti gli enti e le istituzioni che avrebbero dovuto prendersi la briga di provvedere in tempo ai dragaggi e chiedere quanto prima lo sblocco di una situazione che impedisce di fatto l’uscita in mare a centinaia di diportisti e crea ingorghi e concreti pericoli per persone e mezzi. Destinatari della petizione la Direzione centrale infrastrutture della Regione, la Capitaneria di Monfalcone, il Distretto tecnologico navale, il Consorzio industriale, quello di Bonifica e il sindaco di Monfalcone.

C’è fermento, dunque, ma soprattutto preoccupazione e irritazione tra i diportisti che lamentano «colpevoli ritardi» per un intervento la cui urgenza era stata già segnalata quest’inverno e che, bene che vada, potrebbe partire solo fra qualche mese, secondo quanto ha di recente dichiarato il Consorzio industriale («Colpa di intoppi burocratici in Regione», ha dichiarato il direttore Gianpaolo Fontana).

Eppure, sostiene il Comitato, il problema è noto da anni, tanto che le stesse società nautiche del canale Est-Ovest si erano dette disponibili a cofinanziare i lavori di scavo. Nella lettera-petizione, il Comitato denuncia «il rapido innalzamento del fondale del canale che impedisce il normale svolgimento del traffico in entrata e uscita delle imbarcazioni da diporto a vela con pescaggi anche non rilevanti. Attualmente - scrive - anche a livello zero di marea si verificano frequenti incagli in quanto le indicazioni delle batimetriche non corrispondono più a quelle segnate sulle carte nautiche. Gli incagli e le soste forzate, poi, ostruiscono il passaggio nel canale impedendo il transito in sicurezza ad altre imbarcazioni con pescaggio inferiore a causa della limitata larghezza del canale». Il Comitato denuncia anche un grave pericolo per la navigazione che può verificarsi nel caso di rientro improvviso di numerose imbarcazioni in caso di temporale.

Da qui l’auspicio del Comitato, a nome di centinaia di diportisti, «dell’urgente e imprescindibile dragaggio» a fronte di una situazione che va via via peggiorando. Tanto da paventare una “fuga” di diportisti sia dalle darsene del Villaggio sia da quelle del Polo nautico monfalconese che rischia così di pagare questa situazione in termini economici ma anche occupazionali.

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