Un milione di euro per abbattere le rette dei nidi della Destra Isonzo

La cifra destinata alle famiglie di tutta la Destra Isonzo è cresciuta del 20% in un anno. Ammesse 215 domande 

Francesco Fain
(foto di repertorio)
(foto di repertorio)

Un milione di euro. Un importo cresciuto del 20% da un anno all’altro. E (anche) questo dà la misura di quanto stia crescendo il disagio sociale.

Il riferimento, nello specifico, è all’aumento dell’ammontare dei benefici per l’abbattimento delle rette per l’accesso ai servizi per la prima infanzia su tutto il territorio della Destra Isonzo: oltre al Comune capoluogo di Gorizia ci sono Capriva del Friuli, Cormòns, Dolegna del Collio, Farra, Gradisca, Mariano del Friuli, Medea, Moraro, Mossa, Romans d’Isonzo, San Floriano del Collio, San Lorenzo Isontino, Savogna d’Isonzo e Villesse.

Attraverso una determina tecnica disponibile all’albo pretorio del Comune di Gorizia, si è proceduto all’approvazione degli elenchi delle istanze presentate dal 31 marzo al 31 agosto, all’accertamento dell’entrata dei fondi e alla contestuale assunzione degli impegni di spesa.

Alla fine della procedura, sono state presentate, mediante l’apposita modalità informatica messa a disposizione dalla Regione, complessivamente 261 richieste del beneficio regionale di abbattimento delle rette a carico delle famiglie per la frequenza ai servizi educativi per la prima infanzia cofinanziato con le risorse del Pr Fse+ 2021-2027 “Sostegno alle politiche regionali per l’inclusione sociale”.

A seguito delle istruttorie effettuate sulle domande sono risultate ammesse 215 domande, 33 sono decadute e 13 in lista d’attesa in quanto prive dell’ammissione alla frequenza ai servizi educativi gestiti dai Comuni o ai servizi educativi convenzionati con gli stessi enti locali. Nella determina, si chiarisce che si procederà ad aggiornare periodicamente gli elenchi.

È stato, così, stilato un elenco degli importi attualmente riconoscibili per ciascun servizio per la prima infanzia «in ragione – si legge nella documentazione – del numero dei beneficiari ammessi a contributo per le istanze, appunto, presentate dal 31 marzo al 31 agosto scorsi e degli importi decretati e concessi per la copertura di tutto il periodo di frequenza richiesto, a fronte del budget complessivo assegnato come fondo al servizio sociale dei Comuni “Collio – Alto Isonzo”.

Pertanto, al Comune di Gorizia sono stati stanziati 460.360 euro, al Comune di Gradisca d’Isonzo 224.740, all’amministrazione di Cormòns 91.190, a Eleonora Boschian-Bailo di Cormòns 30.760, alla società cooperativa sociale “Iside” di Gorizia 50.710, a Sara Stergar di Capriva del Friuli 32.670, alla cooperativa sociale onlus “La Cisile” di Gorizia 76.720, a Rosa Mistica cooperativa sociale onlus di Tezze sul Brenta (Vicenza) 19.250 e a Nikol Dorni di Gorizia 14.880. Il totale è ingente perché supera quella che era una sorta di “soglia psicologica”. È superiore, infatti, al milione di euro, attestandosi per la precisione a 1.001.280 euro.

Si tratta, in parole semplici, delle quote di abbattimento delle rette rivolte alle famiglie, il cui pagamento viene effettuato a favore dei gestori dei servizi pubblici e privati. «Tali quote di abbattimento delle rette a favore delle famiglie, il cui pagamento viene effettuato a favore dei gestori dei servizi pubblici e privati, possono essere suscettibili –chiarisce l’assessore comunale al Welfare, Silvana Romano – di variazioni dovute da avanzi di risorse determinati da rinunce al beneficio o da benefici eccedenti la retta sostenuta dai destinatari o da nuove ammissioni ai servizi».

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