«Benetton in Serbia» Allarme ad Albona

ALBONA. Il poco felice momento della Benetton si sta riflettendo anche sulla sua fabbrica tessile dislocata in Istria aperta nel 2005 per un investimento pari a 17 milioni di euro, altri 10 milioni...

ALBONA. Il poco felice momento della Benetton si sta riflettendo anche sulla sua fabbrica tessile dislocata in Istria aperta nel 2005 per un investimento pari a 17 milioni di euro, altri 10 milioni erano stati spesi per la prima fornitura di macchine.

Qui si producono maglie in lana multicolori con varie decorazioni destinate al mercato mondiale. Ebbene già da quasi un anno si fanno sempre più insistenti le voci sulla chiusura del reparto nel quale lavorano 200 operai, per trasferirlo in Serbia dove la manodopera costa meno (la paga media è di 140 euro, contro i 700 in Croazia) e la pressione fiscale è più leggera. I segnali che preannunciano lo scenario appaiono evidenti: il personale sta gradualmente diminuendo e i contratti a termine non vengono rinnovati.I dipendenti con contratto a tempo indeterminato, come scrive il portale istriano Istarski.hr, devono stare attenti a non scivolare sulle bucce di banana disseminate dalla direzione: alla minima infrazione della disciplina aziendale il dipendente viene ammonito, dopo tre cartellini gialli scatta il rosso, ossia il licenziamento per direttissima.

Un altro segnale indicativo è l’acquisto un anno fa della Benetton, della fabbrica Nitex a Nis in Serbia, dove appunto dovrebbe sorgere il futuro reparto.

I dipendenti rimasti ovviamente temono per il loro futuro. Alla situazione non è sicuramente indifferente l’amministrazione cittadina anche se il sindaco Tulio Demetlika continua ad affermare che la Benetton continuerà a operare. «Ho ricevuto precise rassicurazioni dai vertici dell’azienda veneta», ha spiegato Demetlika in sede di Consiglio municipale i cui consiglieri gli avevano chiesto delucidazioni in seguito al diffondersi delle inquietanti voci in circolazione. La probabile chiusura provocherebbe grossi contraccolpi sociali. Bisogna tener conto infatti che oltre agli occupati diretti, i reparti della Benetton di Albona e di Osijek in Slavonia danno da mangiare a circa 4 mila persone occupare nelle 40 ditte di cooperatori, di cui 7 sono attive in Istria.

Ironia della sorte, un anno fa il reparto albonese era stato premiato come migliore società commerciale dell’anno nella penisola. Ma non solo: spesso le delegazioni di politici o imprenditori italiani in visita in Istria vengono portati proprio alla Benetton, indicata quale felicissimo esempio di investimento di capitale italiano nella regione.

( p.r.)

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