Bersizza, si va verso l’ampliamento dello scalo bestiame

Nel 2016 movimentate oltre 55mila tonnellate di animali Bruxelles risponde positiviamente alla richiesta di fondi

ALBONA. L'altr'anno con il movimento di 55.237 tonnellate di animali vivi lo scalo bestiame di Bersizza o Valpeocio nel Canal d'Arsa sulla costa orientale della penisola istriana, ha stabilito il record nei suoi 35 anni di esistenza. Lo scalo lo ricordiamo, rappresenta lo sbocco sul mare per il bestiame che proveniente dai paesi del centro est europeo viene esportato in vari paesi adriatici e anche mediterranei. Qui esiste una stalla in grado di ospitare fino all'imbarco, sui 1.000 capi di bestiame di grossa taglia. Ricordiamo che la superficie complessiva del terminal è di 157.000 metri quadrati.

Causa le sue capacità limitate lo scalo non è in grado di soddisfare tutte le richieste per cui ormai da tempo si sta pensando di ampliarne le capacità. A proposito esiste già un progetto candidato ai fondi europei e da Bruxelles è arrivata risposta positiva: il programma Cef (Connecting Europe Facility) mette a disposizione 3,12 milioni di euro equivalenti al 45,3 percento dell'investimento complessivo. Lo rende noto Vedran Dev›i„ direttore dell'Autorità portuale di Fiume che gestisce lo scalo. «Al momento stiamo ultimamendo la documentazione progettuale ed è prossimo il rilascio delle varie licenze - spiega - per cui i lavori potranno iniziare a metà 2017». Innanzitutto si rende necessario aumentare la profondità del bacino che ora è di 8 metri, ritenuta insufficiente per l'attracco di navi di dimensioni maggiori. C'è da dire che da anni non si è fatto niente per mantenere la profondità stabilita dal progetto originale che di anno in anno diminuisce causa i detriti portati dal fiume Arsa. E poi bisogna anche ricostruire la riva operativa per una durata dei lavori stimata sui 2 anni. Parallelamente bisognerà tentare di risolvere l'ormai cronico problema dei collegamenti con l' entroterra.

Collegamenti ferroviari per la precisione che da decenni in Istria sono inspiegabilmente trascurati. In questo senso si rende necessario rimettere in funzione la linea in direzione di Lupogliano e di Presnica in Slovenia che quindi sarebbe collegata con il corridoio Mediterraneo e con quello Baltico-Adriatico Ten-T.

(p.r.)

Riproduzione riservata © Il Piccolo