Best Performer: le 100 migliori imprese di Trieste
Martedì l’evento Best Performer all’auditorium del Seminario vescovile. L’incontro aperto al pubblico per conoscere le realtà produttive dell’area

I grandi gruppi della logistica e le imprese manifatturiere. Chi parte e chi arriva, chi trasporta e chi trasforma, dal caffè ai metalli. Ruota tutto lì, attorno al porto, il tessuto imprenditoriale di Trieste e della sua provincia. La più piccola d’Italia, eppure capace di dar vita a oltre duemila società di capitali e di esprimere da sola un fatturato che supera i 14 miliardi di euro.
Le prime cento, le migliori di queste duemila, saranno premiate martedì 10 giugno a Best Performer, l’evento sulle economie locali organizzato dal gruppo Nord Est Multimedia, che pubblica Il Piccolo e altri cinque quotidiani del Nord Est, in collaborazione con ItalyPost.
Alle 17 nell’auditorium del Seminario vescovile, in via Pasquale Besenghi 16, verrà presentata la classifica che incorona le prime 100 aziende del distretto triestino, fotografando un territorio produttivo in cui ai grandi nomi si affianca una galassia di medie e piccole imprese in crescita.
I bilanci
La classifica tiene conto dei dati di bilancio 2023. Il totale dei ricavi delle cento Best Performer – tutte aziende con un risultato d’esercizio positivo e un fatturato superiore ai 5,9 milioni di euro, selezionate in base a criteri di redditività (Ebitda medio nel triennio superiore al 3%) e forza patrimoniale (il rapporto tra la posizione finanziaria netta e l’Ebitda è inferiore a 4,76) – ammonta a 5 miliardi e 70 milioni di euro, con un margine lordo operativo complessivo che supera i 540 milioni.
In classifica (pubblicata a pagina 22) tante realtà contraddistinte da una buona redditività, visto che l’Ebitda medio nel 2023 supera il 13%. Significativi anche i profitti realizzati dalle cento imprese entrate quest’anno nel ranking: nel complesso l’utile netto incassato dalle aziende è pari a 281 milioni.
La classifica
Oltre un quinto del totale dei ricavi complessivi si deve ai risultati di F.lli Cosulich, prima azienda in classifica con più di 1,8 miliardi di fatturato, seguita da Illycaffè (595 milioni nel 2023) e Italia Marittima (343 milioni). Tutte sopra i 100 milioni di fatturato le prime sei aziende del report: subito sotto il podio si posizionano il gruppo Pacorini (255 milioni i ricavi nel 2023), Autamarocchi (193 milioni) e Trieste Marine Terminal (106 milioni). Sfiora le tre cifre, al settimo posto in classifica, la Siot Società per l’oleodotto transalpino, che nel 2023 si è fermata a quota 99 milioni di ricavi. Superano i 50 milioni le prime 11 aziende in classifica, seguite da una cinquantina di attività che registrano tra i 50 e i 10 milioni di fatturato.
Attorno ai sei Comuni coinvolti in questa tappa del tour delle Città Distretto – oltre a Trieste, Monrupino, Muggia, San Dorligo della Valle, Sgonico e Duino Aurisina – si dispiega un panorama di imprese che spaziano dalla manifattura al commercio all’ingrosso, dalla meccanica al farmaceutico. E che impiegano oltre 10.800 dipendenti.
Il dibattito
Tre i panel in programma per martedì. Le aziende del territorio si confronteranno sulle sfide dell’innovazione tecnologica, della sostenibilità e della ricerca di personale. I risultati registrati nel 2023 verranno confrontati con i numeri dell’ultimo triennio di attività, per analizzare le strategie messe in campo da ciascuna impresa nel tentativo di continuare su un cammino di crescita.
Alle voci di manager e imprenditori, si uniranno quelle del vicepresidente e del direttore generale di Banca360, per raccontare anche il dialogo costante tra imprese e istituti finanziari, sempre più importante in una fase di incertezza come quella attuale.
Insieme alla necessità di un continuo aggiornamento tecnologico e alle difficoltà incontrate nella ricerca di personale, vista la scarsità di profili disponibili, nel racconto delle attività imprenditoriali entreranno anche le grandi questioni globali. Dallo spettro di una guerra commerciale evocata da Donald Trump alle nuove geografie delle catene del valore, fino alla ricerca di nuovi mercati di sbocco – dal Sud Est asiatico all’India – per restare competitivi in uno scenario dominato dall’incertezza. —
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