Sorpreso su una bicicletta elettrica modificata, esibisce anche una patente falsa
La Polizia locale si è insospettita dai pedali immobili e dalla velocità del mezzo: l’e-bike aveva un motore modificato che di fatto la trasformava in un ciclomotore con obbligo di patente, targa, assicurazione e casco

Una pattuglia del Reparto Motorizzato della Polizia Locale di Trieste ha notato un uomo, in sella a una e-bike, procedere senza pedalare in via Carducci.
Gli agenti hanno deciso di avvicinarsi e seguire il mezzo, dopo che questi aveva svoltato in via Coroneo: la bici continuava a procedere a una velocità costante di 50 km/h per circa 500 metri, sempre a pedali immobili e in lieve salita.
Fermato per un controllo più accurato, il mezzo risultava essere completamente a propulsione elettrica, senza necessità di azionare i pedali, con una batteria da 750 kW.
La Polizia locale ricorda che per il Codice della Strada queste biciclette (velocipedi a pedalata assistita) sono dotate di un motore ausiliario elettrico con potenza massima di 0,25 kW1 la cui alimentazione è progressivamente ridotta e interrotta quando raggiunge i 25 km/h; o prima ancora, se il ciclista smette di pedalare: Possono poi avere un pulsante che attiva il motore anche a pedali fermi, purché con questa modalità il veicolo non superi i 6 km/h.
Il mezzo intercettato a Trieste doveva quindi considerarsi un ciclomotore e non un velocipede: alla conseguente richiesta di esibire una patente di guida l’uomo ha estratto un documento apparentemente in regola; osservandolo meglio però, è emerso che si trattava di una patente falsa.
Lunga la serie di illeciti penali ed amministrativi contestati all’uomo: patente falsa (sequestrata) e guida senza patente e senza casco di un “ciclomotore” privo di targa, documento di circolazione e non assicurato. Fermo e sequestro amministrativo anche per il mezzo.
Riproduzione riservata © Il Piccolo