Bidoni per i rifiuti sanitari a un migliaio di famiglie
Potrebbe interessare una variegata platea composta da centinaia di persone, tra famiglie con bambini, anziani e disabili, l’iniziativa che prevede la concessione in comodato gratuito di contenitori da 70 litri, dotati di microchip, per conferire rifiuti sanitari. La novità è appena stata introdotta con una delibera del Comune di Gorizia recentemente votata all’unanimità.
«Siamo i primi e gli unici in Friuli Venezia Giulia a fornire questo tipo di servizio aggiuntivo. Da anni gestivamo questa iniziativa in casa, tramite il nostro Ufficio Ambiente, ma stava diventando un problema a livello logistico e per quanto riguarda la riconsegna dei contenitori», commenta l’assessore comunale all’Ambiente, Francesco Del Sordi che aggiunge: «Abbiamo quindi deciso che se ne occuperà in modo più puntuale e moderno Isa Ambiente. Chi lo vorrà potrà richiedere i contenitori allo sportello di via Mazzini». I “mastelloni” del caso andranno utilizzati per il periodo di tempo necessario da quelle utenze che ne facciano motivata richiesta. Chiaramente dovranno essere persone con i requisiti giusti. Questi contenitori saranno poi a disposizione di quegli adulti o anziani con necessità particolari, o per le mamme con bambini di età 0-3 anni che abbiano da smaltire pannolini usati e pannoloni.
La novità è che questi contenitori saranno dotati di microchip, in modo che sarà più semplice gestirli e monitorarli al termine del loro utilizzo. Saranno concessi in comodato gratuito “dopo aver compilato un apposito modulo che dovrà essere presentato direttamente agli sportelli di Isontina Ambiente Srl presenti sul territorio comunale, dove avverrà anche la relativa consegna all’utente del servizio a cura del gestore medesimo”, specifica la delibera.
I contenitori, una volta assegnati, saranno raccolti porta a porta due volte alla settimana. «Abbiamo pensato a una misura simile a quella per il conferimento degli oli usati ma più mirata alle esigenze della popolazione. Non ho i numeri aggiornati ma indicativamente è un’iniziativa che coinvolgerà centinaia di persone, potremmo approssimare circa mille. Ha un costo ma è una misura utile e innovativa perché introduce la presenza dei microchip», specifica Del Sordi.
Attualmente, chi non dispone di questi contenitori speciali deve conferire i rifiuti sanitari nel rifiuto secco residuo. La misura consentirà, inoltre, anche una puntuale verifica dei costi per lo smaltimento del materiale raccolto. Qualcosa di simile è stato introdotto da Isontina Ambiente a partire dal 2014 in altri Comuni isontini. Si tratta di un progetto sperimentale di raccolta del rifiuto secco residuo volto a migliorare la quantità e la qualità delle immondizie conferite dall’utenza. L’iniziativa prevede che ciascuna utenza venga dotata di un mastello grigio con coperchio dotato di microchip che, al momento della consegna viene abbinato in modo univoco a una persona. Al momento dell’asporto gli operatori addetti alla raccolta leggono con un apposito braccialetto il codice del microchip registrando l’avvenuto svuotamento. Nei condomini con almeno dieci nuclei familiari il microchip viene apposto direttamente sul cassonetto.—
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