Bimbi, nonni e maestre allestiscono il presepe con materiali di riciclo



. È stato inaugurato ieri mattina il presepe della scuola dell’infanzia di Fogliano Redipuglia. Allestito nel giardino dell’edificio, il presepe è stato realizzato dai bambini con l’aiuto delle insegnanti, dei genitori e dei nonni.

«Il presepe è un’occasione di aggregazione – afferma la dirigente Martina Arich De Finetti – e i bambini lavorano con materiali di riciclo, mettendo a frutto la propria creatività e fantasia». Il presepe è una tradizione che la scuola porta avanti da 7 anni e ogni dicembre, grazie alla collaborazione della Pro loco e dell’amministrazione comunale di Fogliano Redipuglia, l’elaborato dei bambini viene esposto in un luogo diverso della cittadina. Ogni volta viene scelto un tipo di materiale di riciclo diverso, quali tappi di bottiglie, plastica o pezzi di coccio. Nella seconda parte di novembre si tiene il laboratorio natalizio e quest’anno ogni bambino ha realizzato con i genitori o con i nonni un personaggio del presepe con stoffe vecchie, nastri per i pacchetti regalo, legni, foglie, muschio e altri oggetti di riciclo. «Abbiamo cercato di dare nuova vita ai materiali di scarto e di creare qualcosa di bello dal vecchio – afferma Rita Visintin, una delle insegnanti della scuola – alcuni genitori e nonni hanno collaborano molto con i bambini. Una nonna ha addirittura fatto lo scialle di uno dei personaggi».

I contributi per l’allestimento del presepe nel giardino sono arrivati anche dall’esterno, specialmente dalla Pro loco di Fogliano Redipuglia che ha anche fornito alcuni materiali di scarto per le piccole opere d’arte dei bambini. «Tutta la comunità ci ha inoltre aiutato a preparare il presepe compresi i vicini di casa, – afferma la maestra Visintin – azione che rispecchia molto lo spirito natalizio di collaborazione».

Ieri mattina, oltre a inaugurare il presepe, i bambini hanno recitato delle poesie e cantato delle canzoncine di Natale tra cui “Vigilia de una volta”, una canzone in dialetto bisiaco. «La scuola vuole trasmettere ai bambini anche l’aspetto linguistico del territorio e le sue tradizioni».



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