Blindato il molo VIII del porto di Trieste: il governo dà l’ultimo ok al finanziamento da 207 milioni
Grazie al sostegno del governo e a risorse proprie, la compagnia tedesca Hhla ha ora a disposizione i fondi necessari a costruire la prima sezione della nuova banchina container

Il finanziamento del primo lotto per la costruzione del Molo VIII nel porto di Trieste è blindato. Il passaggio burocratico che mancava è arrivato: l’approvazione da parte del Cipess del finanziamento statale da 206,8 milioni, che darà gambe al partenariato pubblico privato proposto dal terminalista Hhla. Grazie al sostegno del governo e a risorse proprie, la compagnia tedesca ha ora a disposizione i fondi necessari a costruire la prima sezione della nuova banchina container prevista nel piano regolatore dell’Autorità portuale di Trieste.
Le risorse ministeriali
Il decreto interministeriale per il finanziamento è stato firmato a febbraio e ratificato ad aprile dalla Conferenza delle Regioni. La suddivisione delle risorse ministeriali assegna a Trieste un ruolo centrale nell’ambito Fondo per le infrastrutture portuali di rilevanza nazionale. Il progetto del Molo VIII incassa infatti più di metà dei 355 milioni a disposizione, dopo il protagonismo già dimostrato nella distribuzione dei fondi Pnrr. Dopo il via del Comitato interministeriale, l’Autorità portuale avrà ora l’onere della realizzazione dell’opera e bandirà una gara aperta a tutti, che vede Hhla favorita in quanto proponente del progetto.
Il progetto
Da Roma arriveranno dunque 206,8 milioni per sostenere la proposta di partenariato che l’Autorità portuale ha sottoposto al governo Meloni su input di Hhla Plt Italy, attuale concessionaria della Piattaforma logistica, da cui partirà la costruzione del primo lotto del Molo VIII. Il partenariato vale 316 milioni, grazie all’impegno della parte privata con 109 milioni, che vanno a sommarsi ai 90 che Hhla sta già spendendo per rispettare gli impegni dell’Accordo di programma per la riconversione dell’ex Ferriera di Servola, con l’acquisizione della società Logistica giuliana (titolare della concessione sui terreni), la demolizione degli edifici esistenti, la messa in sicurezza ambientale, la realizzazione dei piazzali del terminal di terra da fornire anche di binari e gru.
Le tempistiche
Hhla stima che la banchina possa entrare in funzione tra 2029 e 2030. I 207 milioni del governo saranno erogati in tre tranche: 55 nel 2024, 93 nel 2027 e 59 nel 2028. Ai 316 milioni del partenariato, vanno aggiunti i 180 milioni del Pnrr per la costruzione del terminal ferroviario per mano dell’Autorità portuale e altri 40 milioni per il barrieramento a mare in fase di realizzazione per bloccare lo sversamento in acqua delle sostanze inquinanti contenuti nei terreni dell’impianto siderurgico dismesso.
Le reazioni
Soddisfatto il commento del viceministro ai Trasporti Edoardo Rixi, secondo cui «il Molo VIII aumenterà la capacità di movimentazione delle merci e favorirà lo sviluppo del porto di Trieste». Il governatore Massimiliano Fedriga parla di apertura di «una nuova stagione per il porto di Trieste, che aggiunge al suo ruolo nell’Alto Adriatico un altro importante tassello nell’ambito della logistica tra il Mediterraneo, l’Europa e il Far East. Un ringraziamento particolare va rivolto al ministro dei trasporti Matteo Salvini».
Il commissario dell’Autorità portuale Vittorio Torbianelli, sottolinea che «abbiamo seguito la seduta del Cipess con emozione: grande soddisfazione per un progetto che, dopo quelli del Pnrr, vede il nostro sistema portuale ulteriormente riconosciuto da parte del governo come area strategica per lo sviluppo del ruolo dell’Italia nel contesto della portualità europea. Confidiamo che la proposta coraggiosa e convinta di Hhla Plt Italy possa ora proseguire».
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