Boatina sott’acqua, residenti esasperati

A Cormons monta la rabbia. L’assessore Nardin: «Troppa vegetazione selvaggia: il rio Bisinta deve essere ripulito»
Di Francesco Fain
Bumbaca Gorizia 01.11.2012 Allagamento strada Corona Cormons La Boatina - Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 01.11.2012 Allagamento strada Corona Cormons La Boatina - Fotografia di Pierluigi Bumbaca

CORMONS. Dire che residenti ed esercenti sono stufi è poco. Ogniqualvolta piove abbondantemente, la zona della Boatina va sott’acqua con i conseguenti (e comprensibili) disagi al traffico. È successo di nuovo giovedì scorso quando via Corona si è trasformata in una lingua d’acqua. E così il pensiero di tutti è corso ai lavori che hanno interessato qualche tempo fa il rio Bisinta: interventi (milionari) che, alla prova dei fatti, non sono bastati per eliminare il problema.

Ne è consapevole l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Paolo Nardin. E parla senza troppi di giri di parole di «carenza di manutenzione». «Ho interessato più volte la Regione riguardo questo problema ma, ad oggi, non sono riuscito ad ottenere nulla di concreto - allarga le braccia Nardin -. Ricordo che nel recente passato sono stati eseguiti lavori da oltre 6 milioni di euro che prevedevano tutta una serie di interventi di sistemazione idraulica sia del rio Cristinizza che del rio Bisinta: coinvolti parecchi Comuni della Destra Isonzo. Ebbene, se via Corona viene oggi invasa dall’acqua la responsabilità è da ricercarsi in quel tratto di 300 metri del rio dove la vegetazione selvaggia e le canne si sono sviluppate all’inverosimile. Sul fondo si è creato una sorta di limo che ha finito con il rialzare il letto. La conseguenza? Basta una precipitazione abbondante per mandare in crisi tutto il sistema di smaltimento dell’acqua».

Nardin svela anche un aneddoto. «Nel recente passato, ho fatto ripulire il Bisinta da un amico agricoltore accollandomi anche la spesa. Ma è chiaro che questa non può e non deve diventare un’abitudine. Scriverò nuovamente all’amministrazione regionale affinché proceda con un intervento urgente di manutenzione. Quelle canne e quella vegetazione selvaggia vanno assolutamente tolte: basterebbe un’oretta di lavoro e risorse che non sono certamente enormi». L’assessore comunale Nardin, dunque, andrà in pressing anche perché, l’altro pomneriggio, più di qualche abitazione e attività di ristorazione rischiava di finire sott’acqua.

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