Boato decolla in area Schiavetti-Brancolo L’azienda è guidata dalla web star Vacchi

La fabbrica è prima al mondo nella costruzione di macchinari che producono membrane impermeabilizzanti bituminose 
Bonaventura Monfalcone-05.12.2018 Open day-Boato-Via Chico Mendez-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-05.12.2018 Open day-Boato-Via Chico Mendez-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura



Un’altra azienda leader mondiale nella zona industriale di Monfalcone che nelle aree del Consorzio industriale sta “covando” aziende innovative e veri gioielli. Come la Boato International che si è affermata leader nel mondo nel settore della costruzione e progettazione di macchinari e impianti per la produzione delle membrane impermeabilizzanti.

Una realtà che ha sede nell’area Schiavetti Brancolo e che si è ormai affermata dopo la sua fondazione nel 1947 (le radici affondano nell’azienda meccanica fondata da Giambattista Boato che ha realizzato il primo impianto). E che stravolge quel detto popolare “non è tutto oro quel che luccica”. Sì perché l’azienda è controllata da una holding che fa capo a una star che luccica nel web e che ogni volta che appare fa discutere per le sue trovate: Gianluca Vacchi. Successo con followers nel web, successo con la Boato visto che la holding di Vacchi vede lui stesso impegnato in prima persona nel settore industriale che si occupa dello sviluppo e dell’implementazione dei siti produttivi dei clienti che operano nel comparto delle membrane impermeabilizzanti.

Quegli stessi clienti, fornitori, ma anche concorrenti che hanno partecipato a un evento straordinario in azienda, quello dell’open day organizzato per lanciare le nuove strategie dell’azienda e soprattutto i nuovi macchinari che la Boato ha realizzato. Presenti circa 40 aziende con 80 partecipanti provenienti da tutta Europa, Medio Oriente, Usa e Sud America. Quegli stessi mercati dove la Boato esporta il 95% dei suoi prodotti. Un’azienda che occupa un’area di circa 7 mila e 500 metri quadrati, dove le linee di produzione raggiungono i 60-70 metri e registra un fatturato annuo di circa 12 milioni. Cinquantasei i dipendenti e che fabbricano gli impianti al 100% made in Italy e la cui produzione coinvolge anche diverse aziende del monfalconese.

A caratterizzare l’open day oltre a clienti e aziende il sindaco di Monfalcone Anna Cisint e Assindustria Fvg con il vicepresidente Diego Bravar e il direttore Paolo Battilana. Bravar ha ribadito la «necessità di creare reti nel territorio tra aziende del livello della Boato, Università e istituzioni». Il sindaco invece ha sottolineato nil fatto che Monfalcone sta crescendo e affermandosi come città industriale in Fvg nota non più solo per Fincantieri «che realizza le navi da crociera più belle del mondo», ma anche per realtà come la Boato che rappresenta «uno dei molteplici elementi di eccellenza. Un’azienda nata a Monfalcone e che dopo una straordinaria avventura industriale frutto di capacità imprenditoriali di grande valore è diventata ora un’azienda leader a livello mondiale».

Una grande opportunità anche per la qualificazione e la crescita di giovani del territorio. E proprio negli ultimi anni la Boato International ha investito molto sulla formazione e ha stretto rapporti con le scuole del territorio per avvicinare i giovani. La stessa azienda ha uno studio di progettazione interno e che impegna una decina di ingegneri.

«Quando è scoppiata la crisi nel 2009 noi non ci siamo scoraggiati - spiega il direttore, ingegner Gino Pastorutti che lavora in fabbrica da più di 30 anni - anziché utilizzare strumenti a sostegno del reddito ha scelto di impegnare le risorse in ricerca e sviluppo, processo in continua evoluzione grazie al quale l’azienda ha ottenuto diversi brevetti a livello mondiale». —



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