Bollette pazze, l’Eni aprirà un ufficio assistenza-utenti

«Puntiamo ad aprire un punto informativo più grande con un maggior numero di addetti che possano assistere i clienti».
È l’impegno preso da Eni per venire a capo del caos-bollette. Fabio Rullo, responsabile commerciale del Nordest e Vincenzo Viganò, responsabile della fatturazione, hanno partecipato ieri mattina all’incontro promosso dal sindaco Romoli e dall’assessore Guido Pettarin. «Fin dalla prime proteste, Eni - hanno dichiarato - ha avviato un’indagine per verificare eventuali errori dal parte dell’azienda nella fatturazione, chiedendo contestualmente ai gestori del negozio di via Marconi di intensificare l’informazione ai cittadini per chiarire ogni aspetto delle bollette contestate e di evitare comportamenti che potessero essere ritenuti commercialmente aggressivi».
In merito agli importi delle bollette i rappresentanti dell’Eni hanno evidenziato che «il numero delle somme contestate è minimo, rientra nella media e rientra nell’ambito della eccezionalità. Dobbiamo pensare - hanno rimarcato - che in provincia di Gorizia abbiamo emesso 170mila bollette per le quali abbiamo ricevuto meno del 10% di autoletture e, come detto, le proteste hanno riguardato una percentuale non superiore allo 0,2% del totale delle bollette emesse. Ciò non toglie che Eni sia intenzionata a seguire con la massima attenzione ogni rimostranza e a monitorare costantemente la situazione». Nel corso dell’incontro, cui ha presenziato anche la referente del comitato Donatella Gironcoli, Romoli ha chiesto all’azienda uno sforzo ulteriore «che garantisca ai cittadini la correttezza dell’operato dell’Eni nell’emissione delle ultime bollette. Ho visto gente esasperata e credo che l’Eni potrà riguadagnarsi la fiducia della gente con un intervento-choc, volto a chiarire in tempi brevissimi ogni aspetto di questa vicenda, verificando la correttezza di ogni bolletta contestata e rafforzando, la presenza in città con spazi informativi distinti da quelli commerciali». Rassicurando il sindaco a questo proposito, i rappresentanti dell’Eni hanno annunciato che stanno già cercando ulteriori spazi in cui implementare l’attività gestionale e in attesa che questo progetto venga realizzato (2/3 mesi) è stato intensificato il monitoraggio della situazione in provincia.
Mentre al piano superiore si svolgeva la riunione (a porte chiuse) dei vertici dell’Eni con il sindaco Romoli, nel giardino interno del municipio è andata in scena una manifestazione dei componenti del comitato “Bollette pazze”, guidati dall’assessore provinciale Donatella Gironcoli. Ad oggi, sono 102 le bollette già esaminate. «Tutte registrano una sovrafatturazione e verranno inviate ad Eni per gli opportuni approfondimenti», denuncia il Comitato. «In presenza di una stagione invernale particolarmente mite, e in considerazione del fatto che numerosi utenti hanno segnalato di essere ricorsi a fonti di riscaldamento alternative (stufe a legna o pellet), la situazione viene ritenuta inaccettabile». Altro dato: «la scortesia, la supponenza e la mancata informazione degli operatori dello store a marchio Eni, cui fiduciosamente si sono rivolti i cittadini, scoprendo che si tratta di un punto-vendita e non di uno sportello informativo».
Intanto, venerdì Eni incontrerà i responsabili delle associazioni dei consumatori dove verranno illustrate le problematiche relative alla fatturazione locale.
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