Bon
Denis, l’ospedale e l’indignazione per l’orario ridotto

«Oggi Denis è ricoverato nel Servizio psichiatrico di diagnosi e cura a Trieste, in condizioni di salute che non corrispondono a momenti di crisi prolungata, tali da giustificare ulteriormente il suo stare là, in ospedale. Ma non c’è più il Csm che lo possa accogliere sulle 24 ore, anche la notte». È un passaggio di una lettera della storica Silva Bon dal titolo esplicito: «Sono indignata». «Lo ho provato anch’io, lo testimonio – si legge nel testo dedicato a un giovane conosciuto a un seminario organizzato dal Dsm –, che le persone hanno bisogno di essere accolte in un momento e in una situazione di socialità, non certo di isolamento e di abbandono come è lo stare, soli e isolati, in un Spdc».
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